ANNO 14 n° 116
Viterbese, attesa per le decisioni del giudice
Insulti e qualche spintone di troppo nel post gara con il Giana

di Stefano Renzo

VITERBO – La Viterbese, adesso scivolata al nono posto della classifica (41 punti, come Renate e Como che la precedono per una migliore differenza reti), torna ad allenarsi oggi pomeriggio (all’Enrico Rocchi) in vista della seconda gara interna consecutiva che sabato prossimo porterà all’Enrico Rocchi il Pro Piacenza, un’altra squadra del girone che sta marciando con il vento in poppa, reduce da tre successi consecutivi, cinque nelle ultime sei gare giocate.

Non c’è tempo, fortunatamente, per stare ancora a recriminare sulla sconfitta, immeritata, di ieri l’altro e per Giovanni Cornacchini ed i suoi ragazzi c’è l’esigenza di voltare subito la pagina dedicata alla Giana e guardare avanti con la solita grinta ed il solito impegno.

Già, chiudere nel cassetto il discorso Giana, distruggere le scorie di una domenica che definire bestiale sembra un eufemismo, di una tappa del campionato che rischia di lasciare il segno in via della Palazzina. Vuoi per il riacutizzarsi del malanno di Jefferson, sabato costretto ad uscire dal campo dopo pochissimi minuti dal suo ingresso, vuoi per l’ammonizione beccata da Cuffa, cartellino giallo che farà scattare la squalifica dell’argentino (peraltro uscito malconcio dal confronto con i milanesi) creando ulteriori problemi ad centrocampo con gli uomini contati e vuoi per gli strascichi che potrebbe avere un dopo partita non proprio sereno, sugli spalti in tribuna centrale e, sembra, anche nel tunnel e nel corridoio che porta agli spogliatoi.

C’è insomma attesa, per non dire trepidazione, per quello che decederà domani il giudice sportivo sulla scorta del referto arbitrale e delle altre relazioni che potrebbero arrivargli. Che il finale di partita sia stato abbastanza infuocato lo hanno visto tutti i (circa) mille spettatori che erano al Rocchi, con i giocatori che si scambiavano sberleffi e gestacci al posto della classica stretta di mano. Pare, ma questo gli spettatori non hanno potuto vederlo, che la cosa sia continuata anche all’interno del tunnel e nell’anti spogliatoi, dove sarebbero volate parole grosse ed anche qualche spintone, fino a quando i dirigenti e la forza pubblica presente non sono riusciti a riportare la calma. Circostanze queste che vengono smentite negli ambienti vicini alla Viterbese dove si assicura che al di là di qualche sfottò dei vincitori e conseguenti vaffa dei perdenti nulla sia accaduto.

Il turno numero 28 del girone ''A'' si è concluso con il posticipo di ieri che metteva di fronte Lucchese e Como, gara che si è conclusa in parità, 1-1, con vantaggio Lucchese al 69’ e gol del pareggio del Como al 95’. La giornata è stata caratterizzata dall’alto numero delle vittorie esterne, 5, oltre a 2 successi delle squadre di casa e 3 pareggi. In testa si accorcia ancora, 4 punti, il vantaggio dell’Alessandria che, dopo quattro sconfitte esterne consecutive ha colto un punto a Pistoia, sulla Cremonese che ha vinto ad Olbia 3-1 (per i sardi sesta battuta d’arresto di seguito (record stagionale del girone). In coda c’è il Prato fermo a quota 23, la Racing Roma è penultima con 24 punti, preceduta dalla Carrarese (26) e dalla coppia Lupa Roma, Tuttocuoio (28). La Viterbese, come detto in apertura, è scivolata al nono posto della classifica, ancora all’interno della zona play off; play off che, se si giocassero oggi, vedrebbero i gialloblu affrontare in trasferta l’Arezzo.



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