ANNO 14 n° 107
Viterbese, è ora di invertire la rotta
Gialloblu in Brianza contro il Renate per cancellare la sconfitta di Prato e ripartire

di Stefano Renzo

VITERBO – Al comunale di Meda, in Lombardia, contro il Renate allenato da Luciano Foschi (già calciatore gialloblu, in C2, dal 1996 al 1998), la Viterbese di Dino Pagliari tenterà di riportare il sereno in un ambiente offuscato dalla sconfitta di una settimana fa a Prato. Invertire la rotta che vede la squadra viterbese carente nelle gare esterne (una sola vittoria in dodici partite, roba da zona retrocessione) è un obbligo ed anche una esigenza per una compagine, che dopo aver attinto a piene mani sul mercato di gennaio, vuole guadagnare un posto di prima fila nella griglia dei play off.

La Viterbese è in Brianza dal tardo pomeriggio di ieri. Mister Pagliari ha portato con sé 21 giocatori, (mancano gli infortunati Paolelli, Scardala - dovrebbe essere operato la prossima settimana - e Sforzini, oltre a Belcastro e Fè, probabilmente, ma non ufficialmente, messi fuori lista) e tanta voglia di riscatto. “Il modo migliore per dimenticare una sconfitta fastidiosa come quella di Prato – dice il tecnico marchigiano – è quella di farla seguire da una prestazione sopra le righe e da un risultato positivo. Quello che cercheremo di fare con il Renate, una buona squadra con ottimi giocatori che anche loro hanno tanta voglia di riscattare la sconfitta di Piacenza. Però, più che preoccuparci dell’avversario, preferisco occuparmi della Viterbese e della sua crescita che spero, sono anzi convinto, possa avere riscontri importanti già da questa partita”.

Non si sente sotto esame, l’allenatore della Viterbese che, a precisa domanda, si schermisce: ''Faccio il mio mestiere, cerco di farlo nel miglior modo possibile, penso sempre all’impegno che mi aspetta e a niente altro. Il presidente è arrabbiato per la sconfitta di una settimana fa ed ha tutte le ragioni per esserlo, ci mancherebbe. Però assicuro che anche noi tutti siamo rammaricati per quello che è accaduto a Prato e siamo seriamente impegnati per migliorarci''.

La squadra lombarda, in classifica 2 punti in più della Viterbese, manda segnali precisi sulle sue intenzioni che sono quelle di fare bottino pieno puntando anche sul fattore campo (una sola sconfitta interna, per mano della Cremonese, nel girone di andata) ed anche sulla voglia di riscattare la battuta d’arresto accusata all’andata e mal digerita, almeno nel punteggio (3-0). Abitualmente gioca con il 4-3-3, il suo punto di forza è rappresentato dal centrocampo, mentre davanti una cura particolare dovrà essere riservata al “gigante” Marzeglia (9 gol per lui finora), ex Piacenza.

Sul fronte opposto, lo schieramento della Viterbese sembra aperto a più di una soluzione, non di assetto tattico (la conferma del 4-4-2 sembra scontata), ma di scelta di uomini. Stando a quello che si è visto nella rifinitura di ieri mattina, potrebbero non essere poche le novità, con una linea di centrocampo quasi inedita, anche con esclusioni pesanti, rispetto a domenica scorsa e maggiormente votata a non farsi trovare scoperta in fase di contenimento, e con un quartetto difensivo che dovrebbe vedere l’esordio di Miceli, probabilmente al posto di Dierna che in settimana ha saltato un paio di allenamenti.

RENATE (4-3-3): Cincilla; Anghileri, Malgrati, Teso, Schettino (Vannucci); Palma, Pavan, Scaccabarozzi; Lavagnoli (Bizzotto), Marzeglia, Napoli. All. Foschi.

VITERBESE (4-4-2): Iannarilli; Celiento, Miceli, Pacciardi, Varutti; Battista, Cuffa, Cruciani, Cenciarelli (Falcone); Jefferson, Neglia. All. Pagliari.

ARBITRO: Alberto Santoro (Messina);

Assistenti: Carmelo De Pasquale (Barcellona Pozzo di Gotto), Alfio Conti (Acireale).



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