ANNO 14 n° 89
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Violenza di genere, ''Mai vergognarsi di denunciare, siamo pił forti di loro''
Al Palagiustizia un convegno sulla tutela delle donne, il sindaco Arena: ''Al lavoro per la creazione di una casa rifugio per le vittime di maltrattamenti''

VITERBO – ''Vivere la propria vita senza paura. Vivere la propria vita senza paura di denunciare. Di vergognarsi. Perchè siamo più forti di loro''. Una risposta significativa contro la violenza di genere esiste e arriva direttamente dall’aula di Corte d’Assise del Palagiustizia di Viterbo, che ieri ha ospitato il convegno ''Educare ed informare alla civiltà: la tutela della donna''.

''Sono magistrato da 27 anni – ha esordito il pubblico ministero Paola Conti, rivolgendosi al folto pubblico di studenti presenti – e il mio ruolo mi impone di agire nel momento in cui un reato, che sia esso una violenza sessuale, domestica o maltrattamenti, è stato commesso. Ma non mi stancherò mai di dire quanto sia importante denunciare ogni singolo episodio. Ogni comportamento scorretto di cui ognuna di noi può cadere vittima''.

Presenti come relatori i rappresentanti delle principali istituzioni civili e militari della città. Tra tutti il sindaco Giovanni Arena: ''A Viterbo non c’è una casa rifugio per le vittime di violenze e maltrattamenti. Ed è per questo che stiamo lavorando per cercare dei locali idonei che possano ospitarne una. Un luogo in cui le donne possano essere ascoltate, accolte e accompagnate durante il difficile percorso della denuncia e della rinascita''.

''Fino a riconquistare la piena dignità di sé'' gli ha fatto da eco Marco Volanti, psicoterapeuta e membro della Direzione Nazionale della Lega Consumatori.

A metà giornata, la premiazione dei primi tre classificati del bando promosso dalla Camera Civile di Viterbo ''Una donna speciale della tua vita'' con dei buoni da spendere nell'acquisto di libri.

Prima classificata Valeria Vacca, del Liceo scientifico ''P.Ruffini'', con l’opera ''Donna''; seconda classificata Rachele Capocecera, dell’Istituto ''F.Orioli'', con l’opera ''Il futuro negli occhi'' e terza classificata la classe IV A Grafica dell’Istituto ''F.Orioli'' con l’opera ''Stop alla violenza, esci dal silenzio''.

''Abbiamo passato al vaglio più di 40 elaborati - ha spiegato l’avvocato Rosita Ponticiello, presidente della Camera Civile di Viterbo - sul podio sono saliti i più significativi: per diventare grandi donne basta crederci sempre e non arrendersi mai’’.

''Dalla spirale di violenza di cui le donne sono vittime si può uscire – ha concluso il pubblico ministero Paola Conti – soprattutto chiedendo aiuto''. Ma a chi rivolgersi per denunciare? ''C’è un sistema che agisce attorno a noi a 360 gradi – ha spiegato – Asl, magistratura, servizi sociale – con il numero 1522, anonimo e sempre attivo - sono lì a rispondere alle nostre chiamate d’aiuto''.

''Abbiamo diritto ad una parità e dobbiamo noi stessi generare parità - ha concluso il presidente del tribunale di Viterbo, Maria Rosaria Covelli - e io ringrazio questi giovani per le enormi emozioni che ci hanno fatto provare''.




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