ANNO 14 n° 110
Verando Zappi: ''Volevo portarmi la Tuscia a Masterchef e l'ho fatto''
Parla il concorrente del programma culinario: passò le selezioni con il coniglio leprino, le nocciole e il vino di Gradoli

VITERBO - (f.c.) E' finita l'avventura di Marco Verando Zappi a Masterchef. Il cuoco per passione, sin dalla prima puntata, si è guadagnato il tifo di tutta la Tuscia grazie al primo piatto preparato solamente con ingredienti viterbesi: il fegato di coniglio leprino con pesto di nocciole e vino di Gradoli. Apprezzato dai severi giudici del programma, si è addentrato nel mondo culinario da qualche anno e per amore: ''Ho iniziato a cucinare per mia moglie - afferma Verando - perchè mi piace prendermi cura di lei. Prima curiosavo, poi mi sono sposato e mi sono cimentato. E poi ci piace stare attenti alla salute con l'alimentazione''.

Ma cucinare in televisione è certamente diverso da farlo a casa: ''L'inizio è stato a dir poco emozionante. Io non credevo di farcela: è stata una sorpresa. E ho continuato cavalcando la soddisfazione''. Il primo piatto, della Tuscia, ha colpito ben tre giudici su quattro. Ed è stato premiato per l'attaccamento al territorio: ''L'ho studiato volutamente. Ho raccolto i prodotti tipici e ho cercato di assemblarli al meglio. Volevo portarmi dietro Viterbo''.

E non è l'unico piatto dedicato alla sua città: ''Un'altra pietanza con ingredienti di casa che uso per le cene romantiche con mia moglie è con il pesce di lago: il filetto di Coregone con purea di fagioli del purgatorio''. Ci sono volute parecchie puntate per far tornare a casa Verando Zappi che, in trasmissione, è stato apprezzato da qualche giudice in particolare: ''Si era creata una buona intesa con Locatelli e Bastianich. Forse solamente Canavacciuolo non apprezzava: è sempre stato molto esigente con me''.




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