ANNO 14 n° 116
''Vendere a qualcuno serio o contestare''
Incontro tra i tifosi della Viterbese per fare il punto e scegliere una via comune

VITERBO - Ieri sera, alle 19, più puntuali di un fischio d'inizio, i tifosi si sono riuniti davanti allo stadio e hanno varcato i cancelli per fare il punto della situazione. Campo vuoto e spalti pieni per chiedere, anche attraverso uno striscione, il rispetto che ogni tifoseria merita.

''I soldi non comprano il rispetto'' questo il messaggio forte e chiaro all'indirizzo del vecchio presidente e di quello che verrà. La frase ''la Viterbese siamo noi'' è solo l'inizio dell'annuncio informativo riguardo la situazione che porterà ogni tifoso a scegliere la strada da seguire.

''Il primo sgarro di Camilli è stato il tentativo di comprare la Ternana - esordisce così la tifoseria riunita -. Solo lui continua a dire che non sia vero, ma le prove ci sono. Per quanto riguarda gli acquirenti siamo passati da Corinti, rifiutato perché viterbese come lui, fino ad un imprenditore di Alatri. Anche lui rifiutato da Camilli che teme i paragoni in caso riescano a conquistare l'amore della gente''.

L'orientamento del tifo è quello di svuotare la curva con o senza Camilli. Solo un onesto imprenditore dalle idee chiare potrebbe risollevare la situazione al momento difficile: ''Io parteciperò solo alle trasferte - irrompe un tifoso - è stato accolto come un re ed è 4 anni che fa così. Ora basta''.

Una passione a cui, la presidenza, sta ponendo un freno. Opinioni contrastanti che risuonano al Rocchi e che si uniscono solo grazie alla passione per i colori della città.

La tifoseria riflette: disertare o passare sopra a tutto per amore. Ma senza dar pace a chi siederà in tribuna. ''Vendere a qualcuno serio o contestare'': questa la sentenza.




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