ANNO 14 n° 110
Valorizzare il centro passa dal recupero di torri e mura
Interessati dagli interventi i tre edifici turriti di viale Capocci, delle Fortezze e di via del Pilastro

 

di Annamaria Lupi

VITERBO – Torri civiche come baluardo strategico di una visione d'insieme che inneschi le possibilità di sviluppo di Viterbo come città turistica. Gli interventi previsti, non solo per recuperare un patrimonio a rischio, ma come volano di un sistema che connetta le bellezze storico-artistiche del centro con quelle esterne alle mura.

I lavori riguarderanno le torri di viale Raniero Capocci, delle Fortezze e quella più nascosta di via del Pilastro che potrebbe anche diventare fruibile a turisti e viterbesi.

“La zona di San Faustino merita attenzione e valorizzarla è uno degli obiettivi dell'amministrazione. - dichiara l'assessore ai Lavori pubblici Laura Allegrini – La torre pentagonale del Pilastro, attigua alla chiesa di San Faustino e alle ex scuderie Sallupara, si inserisce in un percorso di valorizzazione che va dalla Rocca Albornoz, via Signorelli – dove provvederemo anche alla risistemazione del lavatoio - a piazza della Trinità”.

E per l'area esiste già un progetto per la ripavimentazione di via Ss. Maria Liberatrice, per il quale è stato richiesto dal Comune un preventivo, e che nell'arco di due anni dovrebbe arrivare anche alla riqualificazione di piazza della Trinità “nel giorno di Pentecoste per celebrare degnamente il 700esimo anniversario del miracolo compiuto dalla Madonna Liberatrice” sottolinea la Allegrini.

A proposito delle scuderie Sallupara, il sindaco Giovanni Arena comunica che “la Fondazione Carivit ha garantito ulteriori risorse per 300mila euro destinate al completamento” e per quanto riguarda la ripavimentazione di via Ss. Maria Liberatrice “a causa degli alti costi dei sampietrini, 560 euro al metro quadrato, l'impegno di spesa dovrebbe aggirarsi attorno agli 800mila euro compresa la piazza. Per questo bisognerà valutare e ragionare su come intervenire”.

“La filosofia della nostra amministrazione, l'obiettivo da raggiungere, - conclude - è quella di coniugare l'aspetto tecnico, la sicurezza alla valorizzazione storico-culturale del centro”.

Massimo Gai, dirigente del settore Lavori pubblici, dettaglia gli aspetti tecnici dei lavori sulle tre torri scelte “non solo perché, per le loro particolari condizioni di stabilità, necessitano di interventi urgenti ma anche per la loro posizione strategica”.

“Quella del Pilastro è importante per il riassetto della zona per mettere a sistema Rocca Albornoz e Prato giardino collegandoli al polo museale di Sallupara in cui si potrebbe inserire anche l'inglobamento della caserma Giglioli. Un unicum da piazza della Rocca a via Signorelli, il recupero delle aree verdi di San Faustino e l'allargamento dell'incrocio che porta al Pilastro nell'ipotesi di riapertura dell'ingresso posteriore della villa comunale e con la possibile limitazione del traffico su via del Pilastro”.

Per quanto riguarda viale Capocci “già eseguito un intervento di messa in sicurezza, costo un milione di euro, nel tratto di mura che va da Porta della Verità a Porta Romana e dalla torre all'ingresso del 118”.

I lavori sulla torre delle Fortezze, tra le tre quella che presenta lo stato di degrado più evidente, “è l'ultimo anello che si inserisce e completa l'intervento iniziato nell'area nel 2015”.

Ma altri progetti già bollono in pentola. Come preannuncia l'assessora Allegrini: “La valorizzazione del museo civico. Avrebbe necessità di un grande intervento ma anche con un'opera di restauro più contenuta può iniziare ad essere interamente fruibile. La sua posizione risulta un po' defilata, è importante agganciarlo al centro storico. Per questo ritengo si debba ragionare su un'altra visibilità per piazza Crispi e magari anche una differente viabilità”.




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