ANNO 14 n° 111
''Un'ordinanza anti-bivacco a San Faustino''
La proposta di Bianchini (Fdi), Micci (Lega) chiede l'intervento dell'esercito. Serra: ''Una banalitą dietro l'altra'', Frontini: ''Non venite a raccontarci favole''

 

VITERBO -  ''Sindaco, le chiedo di emanare il prima possibile un'ordinanza anti-bivacco su quella zona per evitare che ci siano cittadini viterbesi, commercianti e residenti che pagano regolarmente le tasse, che puntualmente, ogni giorno, hanno sulle loro vetrine e suoi loro usci di casa persone che disturbano, bevono e sporcano la città''.

Paolo Bianchini lancia la proposta al primo cittadino dopo la lite sfociata nel sangue in via Cairoli. Il capogruppo di Fratelli D'Italia chiede anche al comandante della polizia locale Vinciotti, presente ieri in consiglio comunale, di fare tutto il possibile per controllare le residenze nel quartiere – ''sono 800 i contratti registrati'' –  e verificare che tra queste non si nascondino delle case d'appuntamento: ''Nell'era di internet trovare via, numero civico e cellulare delle signorine è facilissimo, basta scrivere su Google 'Incontri Viterbo' ed esce tutta la lista...'', fa notare Bianchini. Qualcuno tra i banchi ride maliziosamente. ''Scusate ma per affrontare un problema bisogna conoscerlo'', si difende il meloniano.

Per Andrea Micci (Lega) a San Faustino c'è una ''situazione di emergenza'' che deve essere affrontata con ''misure straordinarie''. ''La prima che si può adottare – afferma – è un controllo del territorio per almeno 12/18 ore al giorno e si può fare solamente con una pattuglia dell'esercito che stazioni a piazza del Sacrario''. Il leghista chiede le telecamere di videosorveglianza nella zona e rilancia il progetto di sicurezza partecipata che prevede una convenzione con delle associazioni  formate da ex componenti delle forze armate o delle forze dell’ordine. ''Ma non sono ronde'', dice ai consiglieri di minoranza. Che insorgono.

Francesco Serra (Viterbo dei Cittadini): ''Una banalità dietro l'altra. Si parla solo di controlli e repressione ma il compito del Comune e di investire nel quartiere, vanno riqualificate le vie parallele di via Cairoli. Il controllo oltre che sugli affitti va fatto sul numero di persone che vivono nelle case e sulla loro abitabilità. Le 'ronde' o le guardie civiche sono un errore e un pericolo ulteriore all'interno della città, la sicurezza va fatta dalle forze dell'ordine'', ribadisce.

Giacomo Barelli (Forza Civica): ''Volete trasformare Viterbo in Beirut?''.

Chiara Frontini (Viterbo2020) bastona la maggioranza: ''È inutile che fate l'ordinanza se poi nessuno la controlla perché non ci sono gli agenti. Tutti gli emendamenti sulla polizia locale, dal più piccolo al più grande, sono stati bocciati quindi non venite a raccontarci favole. Vi siete interessati così poco della sicurezza che quando avevate l'opportunità di individuare le zone degradate oggetto di rigenerazione urbana avete dato carta bianca ai costruttori, questa è la verità! La sicurezza di un quartiere si fa non soltanto con il controllo ma anche con la lotta al degrado ambientale e sociale: non si dimentica l'appalto del verde facendo crescere le erbacce in tutta la città e soprattutto nelle vie periferiche di San Faustino!''.

Mauro Vinciotti, comandante della polizia locale, sottolinea che il problema della sicurezza è interdisciplinare e che può essere risolto soltanto da un'azione congiunta dell'amministrazione e delle forze dell'ordine. ''La prefettura ha già dato una risposta in tal senso e verrà convocato un tavolo interforze permanente così che ciascuno, con le proprie competenze, possa agire non solo sul quartiere ma su tutto il territorio'', spiega. Il comandante ammette però lo stato di difficoltà in cui si trova la polizia locale: ''Il fabbisogno di questa città, secondo la legge, è di 90 unità di personale e in questo momento possiamo vantare sulla forza di 45 persone. Siamo esattamente la metà dell'organico necessario. Questo non incide in realtà sui controlli, che continuiamo a fare, ma sulla presenza e la vicinanza al cittadino che ci vede sempre di meno sulle strade''.

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