ANNO 14 n° 89
Unopiù, vertice decisivo al Ministero
Se le parti non troveranno un accordo, mercoledì partiranno i primi licenziamenti

SORIANO NEL CIMINO - Unopiù, è una corsa contro il tempo per salvare i 36 lavoratori a rischio licenziamento. Stamani al Ministero dello Sviluppo Economico è in programma l'incontro decisivo tra i funzionari del dicastero, i sindacati e i vertici aziendali. L'obiettivo del vertice è disinnescare quella che in molti hanno definito una ''bomba sociale'' che potrebbe avere effetti devastanti sul territorio: se le parti non troveranno un accordo, da mercoledì scatteranno i primi licenziamenti. La proprietà ha infatti annunciato 36 esuberi su un totale di 130, di cui 6 prossimi alla pensione. 

All'incontro sarà presente anche Fabio Menicacci, sindaco di Soriano nel Cimino, comune dove la Unopiù ha la sua sede operativa e in cui risiedono la maggior parte dei dipendenti a rischio, quasi tutti sui cinquant'anni. Il primo cittadino si è schierato con loro dall'inizio della vertenza. ''Lunedì scorso si è tenuta l'assemblea dei lavoratori per capire un attimo quali sono gli animi, e non sono certamente dei più calmi e rilassati. In questi giorni l'azienda e i sindacati si sono incontrati varie volte, Unopiù ha contattato anche i dipendenti per sondare la possibilità di spostarli in altre sedi'', racconta Menicacci.

Il sindaco è realista e le sue previsioni sul vertice non sono delle più rosee. ''L'azienda ha bisogno di una ristrutturazione e di un rilancio, poco ma sicuro. Credo purtroppo che questo passi da uno snellimento della forza lavoro: il fatturato è la metà di quello degli anni peggiori, è impossibile mantenerla così com'è. Le soluzioni sono o tagliare o un contratto di prossimità che è stato però rifiutato dalle parti sociali. Il mio augurio – dice amaramente il primo cittadino – è che si venga via dall'incontro con il minor numero possibile di licenziamenti''.

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