ANNO 14 n° 116
Unopiù: la vertenza si sposta a Roma
Il ministero del lavoro convoca le parti per lunedì. Il sindaco chiede di partecipare

SORIANO NEL CIMINO - Si giocherà sul tavolo del ministero del lavoro la vertenza Unopiù. Il Mise ha convocato le parti per lunedì. L’intesa tra sindacati e azienda non è arrivata, o per lo meno non è arrivata in tempo utile, e così la partita si sposta a Roma.

All’inizio della vertenza la proprietà ha annunciato 36 esuberi su un totale di 130, di cui 6 prossimi alla pensione.

Lo scorso 14 settembre l’azienda ha aperto la procedura di mobilità e nel frattempo ha avanzato una proposta ai sindacati che prevede un incentivo all'esodo volontario pari a 7mila euro lordi, l'accoglimento delle richieste di prepensionamento, la disponibilità alla trasformazione del rapporto da tempo pieno a part-time, con abbattimento proporzionale degli esuberi. Si è parlato di una riduzione dei licenziamenti da 36 a 16 unità, quasi tutti operai.

La proposta è stata sottoposta all’esame dei lavoratori lunedì scorso, ma oltre la scadenza del 31 ottobre. Non essendo arrivata la proroga dei 45 giorni che la legge concede, una volta aperta la mobilità, per trovare un accordo a livello locale, quella consultazione non è valida. Da qui l’attivazione del tavolo al ministero.

Una vertenza sulla quale anche l’amministrazione comunale vuole dire la sua. ''Considerando che l’azienda ricade nel nostro territorio e che la maggior parte dei lavoratori sono di Soriano – afferma il sindaco Fabio Menicacci – abbiamo chiesto formalmente al ministero di poter partecipare anche noi''.

Il ministero, dal canto suoi, è già al corrente della situazione: rispondendo a un'interrogazione del deputato Mauro Rotelli, il sottosegretario del ministero del lavoro, Durigon, si era detto disponibile, laddove fosse avanzata una richiesta in tal senso, ''a partecipare ad un tavolo di concertazione anche in raccordo con il Ministero dello sviluppo economico al fine di vagliare eventuali soluzioni alternative a tutela dei livelli occupazionali''.

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