ANNO 14 n° 111
''Una targa su Gloria per ricordare Contaldo''
L'omaggio di Raffaele Ascenzi: ''Cesarini ha cambiato la mia vita''. Mecarini: ''Uno di noi''. Marini: ''Quell'accoppiata con Fiorillo...''

di Simone Lupino

VITERBO - Una targa su Gloria per ricordare l’uomo che costruiva le Macchine di Santa Rosa.

E’ l’omaggio che il suo ideatore Raffaele Ascenzi ha deciso di rendere a chi ha realizzato il suo sogno: dare forma e sostanza alla sua prima Macchina, ''Ali di luce''. ''A lui e alla sua famiglia sono molto legato – racconta l’architetto -. Ho un particolare affetto per tutti loro e per Contaldo. Se non fosse stato per lui – continua Ascenzi parlando di 'Ali di luce' – questa gioia non si sarebbe avverata. Come lo convinsi a collaborare con me? Il concorso all’epoca imponeva di partecipare in cordata. Ma io a 15 giorni dalla scadenza dei temini per presentare la domanda non avevo ancora un appaltatore. Così andai quasi in ginocchio da Cesarini per chiedergli di aiutarmi. Non gli interessava. Fu dura, sembrava irremovibile, poi però lo feci commuovere, ricordandogli i giorni belli che aveva passato con il sodalizio e si convinse. Fu una grande avventura''.

Ascenzi ha appreso la triste notizia della morte di Cesarini ieri sera al telefono. A comunicargliela il figlio del costruttore, Andrea, con cui Raffaele è amico. E da Roma, dove si trovava, si è precipitato a Belcolle per rendergli l’ultimo saluto: ''E’ stato un incontro fondamentale per me. Contaldo nella sua semplicità aveva un grande spessore umano. Una persona che da poco ha saputo costruire una grande impresa che oggi continua con il figlio. Ha lasciato molto dietro di sé. E’ stata una figura importante per Viterbo. Per questo al prossimo Trasporto apporrò una targa in suo ricordo su Gloria''.

Conosceva molto bene Cesarini anche il presidente del Sodalizio dei Facchini, Massimo Mecarini: ''Ci stiamo attrezzando – anticipa – per essere presenti ai funerali con nostre insegne. Di Contaldo ho il ricordo di una persona molto schietta, molto sincera, molto competente e anche molto scherzosa. Ho il ricordo piacevole dei suoi discorsi, in realtà brevissimi, in occasione degli incontri ufficiale: era molto succinto e scherzoso. Era uno di noi. Amava molto fare quello che ha fatto. Nessun lo potrà mai dimenticare. Sapevamo purtroppo che non stava molto bene. E’ questo un momento di profonda tristezza. Contaldo ha contato molto per Viterbo, per Santa Rosa e anche per i Facchini''.

Di Cesarini ha un ricordo particolare Giulio Marini, il sindaco sotto la cui guida, per l’assemblaggio di ''Fiore del cielo'', si formò l’accoppiata ''Fiorillo-Cesarini'', che subentrò in corsa al precedente costruttore con cui per vari problemi venne rescisso il contratto. ''Ho il ricordo di una persona molto generosa – spiega Marini -, un grande imprenditore in cui erano presenti caratteristiche di grande umanità. Un uomo sempre disponibile, che in quel frangente, quando insieme a Fiorillo subentrarono in corsa all’assemblaggio della Macchina, dimostrò un grande amore verso la città. Fu un passaggio la cui delicatezza forse da fuori non venne percepita. Cesarini insieme a Fiorillo è uno dei due uomini a cui devo tanto'', conclude l'ex sindaco.




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