ANNO 14 n° 116
Un week end dedicato alla tutela dell'ambiente montano

VITERBO - L'8 giugno presso il Dipartimento di Scienze agrarie e forestali (Dafne) dell'Università degli Studi della Tuscia si svolgerà un corso di aggiornamento per operatori Tutela ambiente montano (TAM) del Cai (Club alpino italiano).

L'evento, organizzato dalla Commissione regionale Tam dal Dafne, non è destinato solo a titolati ma aperto a soci Cai ed a chiunque fosse interessato ai temi che verranno esposti; inoltre è propedeutico alla escursione regionale sui Monti Cimini di domenica 9 giugno, escursione nell'ambito della 7° giornata nazionale ''in Cammino nei Parchi''.

Nella mattinata sono previsti due interventi di docenti del Dipartimento. Il primo intervento ''Foreste del Lazio: sostenibilità ambientale ed uso della risorsa legno'' sarà condotto dalla professoressa Angela Lo Monaco. Il secondo ''Agricoltura in montagna: limiti e opportunità'' avrà come relatore il professore Roberto Ruggeri; gli interventi, così come quello del fotografo Fabiano Ventura nel pomeriggio, hanno un filo conduttore in quanto affrontano temi riconducibili ad alcuni degli obiettivi tra i 17 che costituiscono l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un programma d'azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell'Onu.

Nel suo intervento la professoressa Lo Monaco illustrerà come la gestione sostenibile è la priorità di chi si accosta al complesso mondo delle foreste, che molto spesso nella nostra regione rivestono i pendii delle montagne, considerato che I boschi sono una delle principali risorse economiche per lo sviluppo delle aree rurali e montane. Accostarsi a questi ecosistemi, sia quali gestori che come fruitori dei servizi che rendono alla comunità sociale, implica una approfondita conoscenza delle componenti al fine di non incidere negativamente sulla conservazione della polifunzionalità delle foreste.

Il professor Ruggeri relazionerà su come l'agricoltura di montagna abbia un alto valore culturale, paesaggistico e di tutela ambientale, dato che oltre un terzo del territorio italiano è classificato come montano, e inoltre come essa sia anche la depositaria di antiche tradizioni e il supporto sul quale si è evoluta, nel tempo, la complessa struttura sociale dei molti borghi montani del nostro Paese, rappresentando anche un volano per altri settori dell'economia (turismo, artigianato e commercio).

Nel pomeriggio il fotografo naturalista Fabiano Ventura, Direttore del progetto ''Sulle tracce dei ghiacciai'' alla ricerca del passato per un futuro sostenibile, tratterà dei cambiamenti climatici in atto, testimoniati dall'osservazione delle variazioni delle masse glaciali. Con 5 spedizioni e 25 ghiacciai analizzati nelle catene montuose più importanti del pianeta fra le quali il Karakorum, il Caucaso, l'Alaska, le Ande e l'Himalaya, il progetto ha prodotto misurazioni glaciologiche e realizzato nuove riprese fotografiche dallo stesso punto di osservazione e nel medesimo periodo dell'anno di quelle realizzate dai fotografi-esploratori di fine '800 e inizio '900.

Nell'arco dell'evento ci sarà uno spazio per ricordare Andrea Tomei, Ostam deceduto tragicamente nel terremoto di Amatrice dell'agosto del 2016, laureatosi presso l'Università degli Studi della Tuscia. Per il secondo anno il Dafne su proposta del Cai, Raggruppamento regionale delle sezioni laziali del Club alpino italiano e Commissione regionale Tutela ambiente montano, che ha devoluto i fondi a questo scopo, ha indetto un premio, a lui intitolato, per la tesi prodotta da un neolaureato in ''Conservazione e restauro dell'ambiente forestale e difesa del suolo''. Nella giornata il vincitore illustrerà i contenuti del suo lavoro.

Come sopradetto la giornata è anche propedeutica all'escursione regionale sui Monti Cimini di domenica 9, escursione nell'ambito della 7° giornata nazionale ''in Cammino nei Parchi''. L'escursione condotta dai titolati Tam della sezione Cai di Viterbo si svilupperà su un percorso di circa 10 chilometri con dislivello in salita di circa 400 metri, con partenza prevista per le ore 9 alla Pinetina, sulla strada per Canepina. Percorrendo il sentiero Cai numero 103 si raggiungeranno prima i massi trachitici e poi la sommità del Monte Cimino (1054 metri) attraversando la bellissima faggeta, riconosciuta dal Luglio 2017 come sito Unesco patrimonio mondiale dell'umanità. Si proseguirà poi lungo il sentiero 103 fino a toccare la strada provinciale 62 e poi da lì, percorrendo il sentiero 123 A, si ritornerà per un percorso ripido nel bosco fino alla Strada Romana per immettersi sui sentiero 103 e raggiungere la Pinetina.

Coloro che fossero interessati a partecipare, se non iscritti al Cai, possono partecipare previa stipula di una assicurazione giornaliera; l'assicurazione può essere fatta presso la sede Cai (via San Pietro 70/a) venerdì 6 dalle ore 18 alle ore 20.




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