ANNO 14 n° 88
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Un veicolo ecologico made in Tuscia
Realizzato dall'Unitus e 4 aziende locali. E' ideale per gli spostamenti in cittą

VITERBO - Si è tenuto, presso l’Azienda agraria dell’Università della Tuscia, l’incontro di monitoraggio di un mezzo di trasporto esclusivo: il Be Positive, progetto ammesso alle agevolazioni della ''Mobilità sostenibile e intelligente'' del Por-Fesr Lazio 2014-2020.

Be Positive sta per ''moBilità Elettrica su Piattaforma Ottimizzata Sostenibile InnovaTIVa ed Energetica''. È una piattaforma energetica per la mobilità di persone, per spostamenti di piccolo e medio raggio, in modalità completamente elettrica. Un quadriciclo leggero, che è però molto di più di una microcar. A realizzare il Be Positive è stata la OPV Solution s.r.l. in collaborazione con Università degli Studi della Tuscia (responsabile scientifico il professor Stefano Ubertini), PLP Meccanica s.r.l., Pro-Lite s.r.l. e Crocicchia Autoriparazioni. Ovvero tutte realtà del territorio.

Di che si tratta nel dettaglio? Di un powertrain elettrico total green a quattro ruote motrici indipendenti, super efficiente e sicuro, perfetto per i piccoli spostamenti in città. Le batterie sono al litio e BMS. Il che significa che, oltre a essere affidabili, sono soggette a minima usura e a carica uniforme. C’è inoltre un inverter di trazione che garantisce lo sfruttamento ottimale dei motori. L’uso del Canbus, canale su cui circolano le informazioni del veicolo, permette controlli di bordo e anche la possibilità di futuri miglioramenti di funzioni o componenti del veicolo. Il Canbus permette infatti a chi guida di essere informato, tramite tablet, riguardo lo stato del veicolo ma permette anche di implementare l’app per la funzione del calcolo dell'autonomia residua. Il tutto in tempo reale. 

È stato proprio OPV Solutions S.r.l. a occuparsi della realizzazione del ''sistema tablet'', attività per la quale si è avvalso della consulenza della Siralab Robotics S.r.l. Ma che cosa si intende per “Sistema tablet”? Significa che per il powertrain è stata sviluppata un’app in grado di visualizzare i dati di funzionamento del veicolo, per esempio quelli relativi all’autonomia, ma anche quelli della retrocamera per assistenza al parcheggio. La ciclistica del mezzo è stata realizzata dal gruppo di Ingegneria dell’Università degli Studi della Tuscia che, dopo una serie di simulazioni su handling e sospensioni, ha valutato e migliorato la risposta delle sospensioni in varie condizioni di guida e di fondo stradale. Per esempio su fondi aderenti ma sconnessi o su fondi con poca aderenza, ovvero su tutti quei tipi di strada che si incontrano normalmente quando si guida in città. Il tipo di centralina utilizzata, VMU - Vehicle Management Unit - è in grado, tramite sensori e attuatori, di implementare la tecnica di torque-vectoring sulle quattro ruote. Proprio grazie a quest’ultimo sistema, è possibile la costante acquisizione della velocità, della velocità di imbardata e dell’angolo di sterzo impostato dal pilota, così che, attraverso una centralina, è possibile calcolare la traiettoria desiderata e quella seguita.

Ma non è tutto: c’è anche la possibilità di intervenire per migliorare la guida ed evitare sbandamenti. Di ultima generazione, innovativo, sicuro, altamente tecnologico e dotato di sistema di condizionamento che garantisce il minimo dispendio energetico. Il Be Positive, poi, ha anche un telaio degno di nota. Realizzato da PLP Meccanica S.r.l. e Pro-Lite S.r.l, il design del powertrain, formato da componenti in acciaio e materiale composito con inserti di schiume metalliche, è basato sull’assemblaggio componenti definite e questo, in un’ottica di industrializzazione del prodotto, significa una cosa molto importante: contenimento dei costi.

La parte più divertente? Sul telaio potranno essere aggiunte varie scocche che più rispecchino i gusti del conducente. Ognuno, in pratica, potrà ''vestire'' il proprio quadriciclo come preferisce. Un veicolo piccolo, leggero, sicuro e, soprattutto, a basso consumo, che tiene conto della potenza elettrica a bordo disponibile. Degne di nota le prestazioni energetiche curate dall’Università degli Studi della Tuscia: la ricarica del powertrain è total green, il che significa sostenibilità dal punto di vista ambientale senza però trascurare l’aspetto della sicurezza (garantita dal telaio).

Ma come si ricarica? Il powertrain utilizza pannelli al seleniuro di rame indio gallio (Cigs) che sono flessibili, ad alta prestazione e privi di elementi significativi di tossicità. Prima di prendere in considerazione i pannelli in questione, sono state valutate tutte le tecnologie alternative quali il fotovoltaico, il sistema di recupero in frenata, la ricarica pubblica, la ricarica domestica. Sono stati poi sviluppati un sistema di ricarica integrato (costituito da un impianto fotovoltaico accoppiato con un sistema di accumulo a idrogeno) e una stazione di ricarica innovativa, realizzando un modello di Grid use technology da replicare sul territorio. Anche il sistema di accumulo è ottimizzato: l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico che non viene utilizzata per la ricarica del mezzo, viene usata per la produzione di idrogeno a partire da acqua.




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