ANNO 14 n° 111
''Un lavoratore instancabile, sempre con il sorriso...''
Tarquinia, solo i macchinari tengono in vita il 37enne precipitato dal balcone

TARQUINIA – Incredulità e dolore. La comunità di Tarquinia è sconvolta all'indomani della tragedia che ha colpito Marco Paglialunga, il 37enne precipitato nella notte tra mercoledì e giovedì in maniera accidentale dal balcone del suo appartamento, nella struttura alberghiera di famiglia in via degli Argonauti.

''Un lavoratore instancabile, sempre con il sorriso e la battuta pronta. Un amante della vita''. Così un amico descrive l'uomo che adesso è ricoverato in condizioni disperate al policlinico Gemelli di Roma. I medici non hanno potuto fare altro che constatare la perdita di coscienza definitiva e l'assenza di risposte agli stimoli esterni. Morte cerebrale. Solo i macchinari per la respirazione artificiale tengono ancora in vita gli organi del giovane.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, verso le 3 di giovedì Marco e la sua fidanzata Erika si trovavano sul balcone dell'appartamento quando, dopo essersi appoggiati al parapetto, pericolante, la soglia di marmo ha ceduto all'improvviso. La coppia è caduta nel vuoto da un'altezza di quattro metri. Lui di schiena, lei in avanti afferrata a lui. È stato Marco a salvarla facendole da scudo nell'impatto con il suolo.

Sul posto sono arrivati i soccorsi del personale medico del 118 che ha trasportato il 37enne, apparso subito in condizioni gravissime, in eliambulanza al Gemelli.

La ragazza, invece, ha riportato solo delle ferite a una spalla ed è stata portata al pronto soccorso di Tarquinia. I carabinieri di Tuscania sono intervenuti per i rilievi e le indagini del caso. Resta ancora da stabilire se la procura di Civitavecchia, competente territorialmente, aprirà un fascicolo sulla vicenda.

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