ANNO 14 n° 89
Un Grifone sull strada della Viterbese
Secondo impegno consecutivo al Rocchi con i titolarissimi in campo

di Domenico Savino

VITERBO - Campionato e coppa si alternano sulla strada della Viterbese. Anche in questa settimana tre gare in sette giorni per i gialloblu che si sdoppiano per onorare gli impegni. Si comincia con il turno casalingo (quinta giornata) contro il Grifone Monteverde, poi il ritorno dei sedicesimi di Coppa Italia a Montefiascone, quindi ancora campionato a Ladispoli.

Un momento in cui aumentano le partite e c’è la necessità di avere la rosa al top, di tenere alta la concentrazione, di sfruttare al massimo le potenzialità di un gruppo vasto per numeri e scelte. Conviene, in questi casi, pensare una gara alla volta, analizzare gli avversari in ordine cronologico per non caricarsi di aspettative. Pertanto testa e corpo sono rivolti al Grifone Monteverde, grande protagonista del calcio laziale negli ultimi anni.

La società romana è presieduta da Stefano Ulisse e nelle passate stagione è stata ai vertici del campionato di Promozione. Avvincente la sfida nel campionato passato contro Castrense e Sorianese. Alla fine l’hanno spuntata i grottani della famiglia Camilli e il Grifone ha raggiunto l’Eccellenza tramite la porta secondaria dei ripescaggi.

Ciò non toglie la bontà dell’organico a disposizione di Alessandro Cuomo, il nocchiero che Ulisse ha voluto con sé in questa nuova avventura nel massimo campionato di calcio. E il Grifone è squadra tosta, composta da elementi di valore assoluto (Assogna, Morelli, Tovalieri, Incitti, Ciaciò): gente che conosce la categoria, sa come si fa per vincere. Probabilmente il primo vero test probante per la Viterbese in questo inizio di stagione.

Solimina conosce bene il valore della banda di Monteverde (che in casa gioca sulla Portuense a Villa dei Massimi): già nel post gara di domenica scorsa ha messo tutti in guardia sul valore dell’avversario odierno: per questo motivo ha lavorato tutta la settimana per tenere alta la concentrazione della squadra. A grandi linee sarà la Viterbese dei titolarissmi, quella che ha rifilato la cinquina al Monterotondo. Anche perché c’è la coppa e il tecnico non ammette distrazioni.

Il modulo di riferimento è sempre il 4-2-3-1 con Gabriele Marini in porta; linea difensiva composta da Rausa, Fapperdue, Federici e Toto; mediani Romondini e Faenzi; alle spalle dell’unica punta Toscano agiranno Pero Nullo, Cerone e Ghezzi. Una squadra che si permette il lusso di lasciare in panchina Noviello, Ingiosi, De Francesco che potrebbero avere spazio sia a partita in corso che nel successivo impegno sul colle falisco.



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