ANNO 14 n° 114
''Tutti in piazza contro l'aumento del 45% del costo dell'acqua''
Sabato iniziativa a Viterbo dei comitati ''Non ce la beviamo'', che si battono per la gestione pubblica del servizio idrico

Riceviamo e pubblichiamo.

VITERBO - Sabato 25 gennaio alle ore 17 il coordinamento dei comitati per l’acqua pubblica ''Non ce la beviamo'' invita tutti i cittadini in piazza delle Erbe per chiedere la revoca dei fortissimi aumenti tariffari del servizio idrico previsti da Talete, e l'attuazione della legge regionale 5/2014 che prescrive la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque. 

Gli ultimi fatti sono noti. Nonostante le mozioni in senso contrario, approvate all'unanimità da vari consigli comunali della provincia, lo scorso 30 dicembre 2019 la conferenza dei sindaci dell'Ato 1 Lazio Nord, ha approvato un documento in cui si prevede l'aumento del 9% annuo del costo dell'acqua per quattro anni a partire dal 2020.

Più un adeguamento retroattivo del 1,4% per l'anno 2019 (oltre al 7,6% già in vigore) , con il risultato finale di avere in cinque anni un'impennata del 45% del costo dell'acqua.

Risulta evidente che gli aumenti richiesti sono il frutto di una gestione esclusivamente privatistica da parte di Talete spa che pensa di risolvere i suoi problemi scaricandoli in modo irresponsabile sulle bollette degli utenti. Il passaggio a una gestione pubblica dell'acqua, in quanto bene comune primario, è l'unica strada percorribile che permetta di ricondurre questo servizio a criteri di partecipazione e condivisione sociale, evitando palesi assurdità come la crescita delle tariffe di quasi il 50% in quattro anni. 

La manifestazione del 25 gennaio riguarda perciò tutti i cittadini. Non ci saranno simboli di partito o di movimenti politici. Le uniche bandiere presenti saranno quelle del SÌ ALL'ACQUA PUBBLICA; non per oscurare il pluralismo delle posizioni, ma per valorizzare in modo unitario l'importanza di un grande tema come quello dell'uso non mercantilistico dell'acqua. L'obiettivo comune è l'urgente attuazione della legge regionale n.5 del 2014 - approvata all'unanimità - di cui ribadiamo la necessità, in particolare di fronte ai recenti, disastrosi esiti della gestione Talete. 

Ci auguriamo che in tanti rispondano al nostro appello alla partecipazione, per difendere un diritto fondamentale che è di tutti, nella comune appartenenza ai valori costituzionali, democratici e antifascisti della nostra Repubblica.

Comitati ''Non ce la beviamo''




Facebook Twitter Rss