ANNO 14 n° 89
Giancarlo Turchetti, Uil Viterbo
Turchetti (Uil):
''Cassa integrazione,
calano le ore''
Nel primo bimestre del 2015

VITERBO - ''Calano le ore di Cassa Integrazione in provincia di Viterbo, ma il segnale è tutt'altro che positivo. Sta anzi ad indicare che molti processi di ristrutturazione non sono ancora terminati e che, a fronte di livelli di disoccupazione che non tendono per niente a calare, molte realtà imprenditoriali stanno chiudendo i battenti. Non solo, ma da un'analisi dei dati, è presumibile anche un vero e proprio travaso dalla cassa ordinaria a quella straordinaria''. A dichiararlo è Giancarlo Turchetti, Segretario Generale della Uil Viterbo, sulla base dei dati dell'ultimo rapporto dell'Unione Italiana del Lavoro sulla Cassa Integrazione riferito al primo bimestre del 2015.

''In provincia di Viterbo – prosegue Turchetti – le ore autorizzate di Cassa Integrazione hanno registrato un -55,5%: erano 966.343 nel I bimestre del 2014, passate l'anno successivo a 429.606. Nel primo bimestre 2015, le ore di cassa integrazione ordinaria sono state 133.511 (-59,5% rispetto al I bimestre 2014), quelle di straordinaria 242.527 (-36,7%) e quelle in deroga 53.568 (-78,9%). Per quanto riguarda i rami di attività, l'Industria vede 295.946 ore autorizzate (-56,9% rispetto al 2014), l'Edilizia 68.973 (-45,5%), l'Artigianato 13.023 (-78%) e il Commercio 51.664 (-42,6%)''.

A livello nazionale, spiega invece il Segretario Confederale Uil Guglielmo Loy, 'la flessione delle ore richieste è generalizzata: il calo si manifesta in tutte e tre le gestioni (- 74,8% per la cassa in deroga, - 35,1% per la gestione ordinaria e - 31,6% in quella straordinaria), nelle 3 macro aree (- 48,8% nel Centro, - 41,9% nel Mezzogiorno, - 38,5% nel Nord), in 20 tra Regioni e Province Autonome (con l'unica eccezione dell'aumento del 19,9% della Liguria), in 83 Province.

Si tratta di un dato positivo o negativo? Sono diversi gli elementi da considerare prima di poter arrivare ad un giudizio di merito positivo che certificherebbe il 'riavvio' del nostro sistema produttivo. ''Non crediamo – conclude Loy – che dietro questi dati si manifesti, in automatico, il segnale positivo di una 'ripresina' del sistema produttivo. A conferma di ciò un piccolo allarme viene dal dato che vede a Febbraio crescere la cassa integrazione rispetto al mese precedente (+ 18%)'.

''Infine – si sottolinea nel rapporto della Uil – una osservazione sul massiccio calo della cassa integrazione in deroga: lo scorso mese sono state richieste 2,5 milioni di ore contro le 23,1 milioni di ore di Febbraio 2014. Certamente questo 'crollo' sembra essere dovuto più all'assenza di risorse ad hoc (unitamente alle nuove regole che hanno ristretto a soli 5 mesi l'utilizzo massimo da parte delle imprese interessate per il 2015), piuttosto che all'uscita dalla crisi delle aziende che ne fanno ricorso. E la preoccupazione maggiore è che, se si intenderà riformare il sistema della cassa integrazione secondo le intenzioni del Governo (e cioè riducendone i periodi di durata), non solo si correrà il rischio di una anticipazione dell'ingresso dei lavoratori nelle fila dei disoccupati (con inevitabile ampliamento del bacino), ma anche di non poter garantire sostegno alle imprese che tentano, ancora, di desistere alle difficoltà senza licenziare. Siamo quindi in presenza – conclude il rapporto della UIL – di un sistema che se non ben congegnato e concepito, produrrà un forte allarme sociale''.




Facebook Twitter Rss