ANNO 14 n° 88
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Tullio Del Sette č nell'Albo D'Oro
Il generale ha ricevuto il riconoscimento durante una cerimonia in Comune

VITERBO - Il Comandante Generale dell'Arma dei carabinieri,Tullio Del Sette, è nell'Albo D'Oro della Città di Viterbo. La cerimonia si è svolta oggi pomeriggio nella Sala Regia di Palazzo dei Priori ed è stata preceduta da alcuni eventi organizzati dall'Arma. Presenti tra le autorità il sindaco Leonardo Michelini, il vice sindaco Luisa Ciambella, l'onorevole Giuseppe Fioroni, il sottosegretario alla Difesa Gianpiero Bocci, il Procuratore Capo di Viterbo Paolo Auriemma, il vice prefetto Salvatore Grillo, il questore Lorenzo Suraci e tutto lo stato maggiore del comando provinciale dei carabinieri. Clicca QUI per vedere tutte le foto.

Ore 16.15

Dopo i saluti con le autorità intervenute e aver presenziato all'onore delle armi che il picchetto d'onore gli ha fatto, il generale Del Sette ha accompagnato la corona che è stata deposta da due carabinieri in alta uniforme sul sacello dei caduti. Il generale, accompagnato dal suo staff e dalle autorità presenti, è arrivato a piedi in piazza del Comune per assistere, nella chiesa di Sant'Angelo in Spatha, a una messa celebrata dal vescovo di Viterbo Lino Fumagalli. Prima dell'inizio della funzione, il generale ha potuto ammirare alcune opere artistiche esposte nella sacrestia lignea della chiesa.

Ore 16.45

Durante la cerimonia, il vescovo di Viterbo Lino Fumagalli ha ricordato tutti i caduti dell'Arma dei carabinieri. ''Il male di questa epoca è l'indifferenza - ha spiegato il vescovo -, l'indifferenza ci fa trovare impreparati. Bisogna essere attenti ai bisogni degli altri: dal nostro vicino, passando per i nostri familiari, fino ai nostri amici. Attenti come sono i carabinieri ai bisogni della gente''.

Ore 17.45

Il generale Del Sette e le autorità, usciti dalla chiesa, si sono diretti a Palazzo dei Priori. Dopo un breve rinfresco è iniziata la cerimonia. Il sindaco, dopo una breve introduzione, ha dato la parola al generale Del Sette che ha spiegato alla platea - con l'ausilio di un filmato che scorreva sullo schermo - il ruolo dei carabinieri nelle missioni di pace all'estero.

Il generale ha illustrato tutti i protocolli d'intesa che sono stati firmati con i paesi esteri e i vari enti internazionali che sono nati, da qualche anno a questa parte, per la tutela della legalità e dei diritti umani. Enti con cui collaborano i carabinieri, tenuti in grande considerazione e conosciuti in tutto il mondo come forza di polizia, forza armata e corpo di pace. Al termine del discorso, il sindaco Michelini ha letto un breve stralcio della delibera con cui il Comune di Viterbo ha assegnato il riconoscimento al generale e gli ha consegnato una pergamena, che attesta l'iscrizione nell'albo d'oro civico, e una piccola statua in bronzo raffigurante il simbolo di Viterbo, il leone con la palma.

Il generale, in segno di ringraziamento, ha donato un volume - in anteprima - che a breve verrà pubblicato, ''Carabinieri per la democrazia'', che racconta la storia dei migliaia di carabinieri caduti sotto i colpi del terrorismo negli anni di piombo. Viterbo pagò il suo tributo di sangue con gli omicidi di Cuzzoli e Cortellessa. Del Sette ha sottolineato infine che una delle caratteristiche fondamentali dei carabinieri è quella di non dimenticare mai i propri caduti, coloro che hanno dato la vita per la patria indossando la divisa dell'Arma.

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