ANNO 14 n° 115
Tulliani a rischio processo
Riciclaggio di denaro, la procura di Roma chiede il rinvio a giudizio

VITERBO - Giancarlo Tulliani, chiesto il rinvio a giudizio. Il pm Barbara Sergenti della procura di Roma ha formalizzato la richiesta di processo per l'ex vice presidente della Viterbese - attualmente libero su cauzione a Dubai (clicca QUI  per leggere la notizia) -, per sua sorella Elisabetta, per il padre Sergio, per l'ex presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini e per ''il re delle slot'' Francesco Corallo. L'accusa, per tutti, è di riciclaggio di denaro.

I fatti contestati risalgono al 2008 e riguardano un giro di affari di oltre 7 milioni di euro. A tanto ammontano i proventi illeciti che i Tulliani, secondo la procura capitolina, avrebbero ricevuto attraverso le loro società off-shore da Francesco Corallo. Per l'accusa, i soldi sarebbero il frutto del mancato pagamento delle imposte sul gioco online e sulle video-lottery e sarebbero stati prima occultati in vari conti correnti, sia in Italia sia all'estero, e poi utilizzati per l'acquisto di immobili (vedi la famosa casa di Montecarlo ndr) e per attività economiche e finanziare.

L'inchiesta - partita dalle indagini della Dda di Roma - vede in totale il coinvolgimento di 10 persone, tra cui l'ex parlamentare Amedeo Laboccetta. ''La richiesta degli inquirenti era prevedibile - ha dichiarato in una nota Gianfranco Fini - ribadisco la mia innocenza e confermo piena fiducia nell'operato della magistratura''.




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