ANNO 14 n° 116
Truffa ai piccoli risparmiatori, Luca Fazi resta ai domiciliari

VITERBO – Luca Fazi resta ai domiciliari. Nessun alleggerimento della misura di custodia cautelare per il titolare della copisteria al Paradiso finito nella bufera giudiziaria per il fallimento della Hi Real spa.

Milano respinge in blocco le richieste di tutti i difensori dei nove indagati: dal Riesame, dopo cinque giorni dall’udienza, nessuna buona notizia. Alberto Terzilli e Franco Maria Mattioli, rispettivamente presidente del consiglio di amministrazione dell’azienda e promoter finanziario, il broker spezzino Marco Sturlese, nonché i tre viterbesi Gianluca Palombo, Augusto Testa e Luca Fazi, e Francesco Paganucci, Alessandro Colamonici e Claudio Nunzio Pezzella resteranno in carcere e ai domiciliari: per loro la procura milanese ha ipotizzato i reati di associazione a delinquere transnazionale finalizzata al riciclaggio di proventi illeciti, truffa aggravata e abusivismo finanziario.

Secondo il gip Maria Carla Sacco che ha firmato le ordinanze di custodia avrebbero truffato piccoli risparmiatori, proponendo acquisti di quote in borsa di una società florida, ma che florida non sarebbe stata affatto. Come? Di fatto creando ad hoc un finto aumento di capitale, pari a 7,6 milioni di euro, per mascherare una situazione finanziaria al collasso.

Nonostante il no da Milano alla loro liberazione, gli avvocati promettono di dare battaglia: ''Non molleremo fino a che non dimostreremo la nostra innocenza ed estraneità ai fatti – sottolinea l’avvocato Marco Valerio Mazzatosta, legale rappresentante di Luca Fazi – lui non c’entra niente. È una persona per bene, davvero''.

E l’intero quartiere mobilitato a sua difesa lo testimonierebbe.

Decine e decine i messaggi di vicinanza e solidarietà attaccati alla saracinesca abbassata della sua attività in via della Caserma. ''Io sto con Luca''. ''Non mollare''.

 

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