ANNO 14 n° 88
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Trent'anni dalla caduta del muro di Berlino, mostra degli studenti
I ragazzi dell'Orioli espongono allo Spazio Pensilina fino al 12 novembre

VITERBO - Stamattina 8 novembre, alla presenza del Sindaco Arena accompagnato dall’assessore alle Politiche giovanili Antonella Sberna, ha tagliato il nastro tricolore ed aperto la mostra organizzata nello “Spazio pensilina” in p.zza Martiri di Ungheria ad iniziativa della dirigente Scolastico dell’IISS “F. Orioli” prof. Simonetta Pachella.

La prof. Pachella, sempre impegnata per far conoscere ai suoi allievi la “vera” storia dall’ultimo decennio del secolo passato ad oggi, ha inteso mediante una rappresentazione sui pannelli trasferire la conoscenza dai libri.

Tema dell’iniziativa è appunto far conoscere con il mezzo rappresentativo (pannelli espositivi) quanto avvenne 30 anni fa allorchè, caduto il muro di Berlino, una traballante vetturetta Trabant (“orgoglio” della meccanica comunista) con a bordo due raggianti giovani faceva ingresso a Berlino Ovest.

Nessuno degli studenti dell’Orioli e di tutte le scuole era nato quel giorno.

Tutti hanno avuto nozione dei fatti sui libri di storia, ma non sempre scritti da autori sinceri e con criteri storici puri.

Ci voleva quindi, anche mediante la esposizione di pannelli e di foto far conoscere non solo agli studenti, ma anche ad una cittadinanza, ancorchè nata in quegli anni, è però divenuta dimentica del valore che l’abbattimento del “muro” rappresentava nella storia d’Europa e del mondo.

Cioè, se da una parte, la fine della “guerra fredda” , finalmente, la possibilità di creare un’Europa unita, prima segata in due dalla “cortina di ferro”.

Ricordare il 9 novembre 2019 è ricordare una delle tappe fondamentali della storia dell’antico continente. Le conseguenze di questa data, buone o cattive, come alternativamente vengono giudicate, nacquero quel giorno.

La mostra resterà aperta al pubblico sino alla sera di martedi 12 prossimo.

Un invito per i grandi rivivere un evento della loro giovinezza, per i piccoli cominciare a capire che l’unità europea fu resa possibile solo dopo quella data.

Stefano Marini Balestra

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