ANNO 14 n° 110
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''Tre anni di deriva violenta, dal fumogeno contro Gloria al profilo anticlericale''
Denis Illarionovs ''non è un terrorista''. I suoi gesti? ''Esibizionismo esasperato''

VITERBO – ''Tre anni di deriva violenta. Dalla decisione di scagliare un razzo esplosivo contro la macchina di Santa Rosa alla creazione di un profilo Instagram anticlericale''. Ma dietro Denis Illarionovs non ci sarebbe alcuna matrice terroristica, alcuna radicalizzazione islamista. Secondo le parole dello stesso procuratore capo Paolo Auriemma, il 24enne arrestato ben due volte in poco più di quattro mesi, non sarebbe altro che ''un esibizionista esasperato. Un ragazzo dall’indole certamente violenta che prende spunto da gesti di stampo terroristico per alimentare il proprio egocentrismo''.

Ed è per questo che la Procura dell’antiterrorismo di Roma ha deciso di rimandare il fascicolo a Viterbo per compatibilità territoriale: ''Si tratta di reati commessi a Viterbo ed è qui che saranno giudicati'' ha proseguito lo stesso.

Denis, in carcere dal 13 marzo scorso dopo che, su segnalazione dell’FBI, è stato trovato in possesso di armi, tirapugni e oltre cinque chili di nitrato di potassio, è di nuovo sottoposto ad una custodia cautelare. Questa volta perché accusato di aver lanciato un razzo contro la macchina di Santa Rosa durante il trasporto del 2015, all’altezza di via Garibaldi. A rimanere ferita, in quell'occasione, una ragazza, trasferita in ospedale con un’ustione al braccio sinistro.

''Il materiale ritrovato all’interno del suo appartamento di Bagnaia ormai quattro mesi fa – ha commentato il procuratore capo – è inserito nella lista dei precursori di esplosivi. Di per sé, il nitrato di potassio non è altro che un fertilizzante: bisogna conoscerlo e avere manualità per poi trasformarlo in materiale offensivo''.

Ciò che di fatto, il 24enne di origine lettone, ma italianizzato dal 2010, sarebbe stato in grado di fare, anche grazie all’ausilio di informazioni e video tutorial pubblicati sul web.

''Che sia interessato e ferrato in attività del genere la dice lunga sulla sua pericolosità sociale'' conclude. Quella stessa pericolosità sociale stabilita dal Tribunale della Libertà di Roma, che è alla base del nuovo provvedimento di custodia cautelare in carcere: ''All’interno del suo profilo Instagram, dal nome e dal contenuto fortemente anticlericali, il giovane inneggiava alla violenza e a Sayfullo Saipov, il terrorista islamico che il 31 ottobre del 2017 investì e uccise 8 persone a New York’’.

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