ANNO 14 n° 110
Traffico di shaboo: in 5 ai domiciliari
L'indagine dopo l'arresto a Ronciglione di due filippini. Il colonnello Antonazzo: ''Sostanza devastante. Assuntori capaci di gesti umanamente impossibili''

di Barbara Bianchi

RONCIGLIONE - Spaccio di shaboo: 800 grammi di droga sequestrata, cinque persone finite agli arresti domiciliari e undici sottoposte all’obbligo di firma. È il risultato della lunga indagine ''Fac Simile'', iniziata nell’agosto del 2017 e condotta dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Ronciglione coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma.

A far scattare gli accertamenti degli uomini dell’Arma, l’arresto in flagranza di una coppia di origini filippine fermata a Ronciglione con 10 grammi di shaboo e con delle banconote palesemente contraffatte.

Durante i dieci mesi di attività investigativa, i militari hanno ricostruito uno smercio di droga posta in essere da italiani, nigeriani e filippini, che avrebbero voluto aprire un canale di spaccio nella Tuscia e a Roma, dove avrebbero spacciato per le strade nei quartieri più disparati.

''L’attenzione è stata da subito alta a causa degli effetti devastanti che lo stupefacente provoca sull’uomo, creando immediatamente dipendenza e determinando uno stato psicofisico alterato tale da portare gli assuntori a compiere gesti assolutamente impossibili umanamente'', ha commentato il colonnello Andrea Antonazzo. ''Basti pensare che lo shaboo è anche detto 'droga del Kamikaze' perché utilizzata, durante il secondo conflitto mondiale, dai piloti giapponesi che dirigevano i propri aerei contro gli obiettivi nemici, schiantandosi''.

Delle cinque misure cautelari eseguite questa mattina su ordinanza del gip del tribunale di Roma, un uomo sarebbe già stato rimpatriato nelle Filippine, mentre un altro risulterebbe irreperibile: i militari sono sulle sue tracce.

Gli arrestati hanno un’età media di 30 anni e non avrebbero alcuna attività lavorativa, ''è verosimile pensare che lo spaccio fosse la loro principale fonte di sostentamento'' ha spiegato il maggiore Alfredo Tammelleo, a capo della compagnia di Ronciglione.

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