ANNO 14 n° 111
Terrorismo a Viterbo, arrestato 24enne: in casa aveva esplosivo e armi
Il ragazzo di origine lettone è stato segnalato alla Digos della Tuscia dal Fbi

VITERBO - Inneggiava al terrorismo e in casa nascondeva esplosivo e armi. Arrestato a Viterbo un cittadino italiano di origine lettone dalla Polizia dopo che, nel corso della perquisizione nella sua abitazione, gli uomini dell'Antiterrorismo hanno trovato materiale utile a confezionare ordigni esplosivi oltre a diverse armi come fucili e pistole.

E' stata una segnalazione del Fbi a dare il via alle indagini nel capoluogo della Tuscia. Il giovane, di 24 anni, sui social innaggiva Saipov Sayfullo, l'estremista islamico che il 31 ottobre del 2017 ha investito e ucciso su una pista ciclabile di New York otto persone.

Dopo la segnalazione del Fbi gli uomini del Servizio per il contrasto dell'estremismo e del terrorismo esterno dell'Antiterrorismo hanno individuato il lettone come autore del post. Il 24enne risultava fino a quel momento ''pulito'', su di lui nessun'altra segnalazione e nessun ambiguo comportamento radicale nè di posizioni politiche estreme.

All’esito della perquisizione, cui hanno partecipato unità cinofile antisabotaggio e specialisti della Polizia delle Telecomunicazioni, sono stati sequestrati diversi precursori per la fabbricazione di ordigni artigianali nonché un manufatto cilindrico di cartone, riempito di polvere di natura non ancora accertata, cui erano state incollate numerose monete di piccole dimensioni. Nell’abitazione sono stati anche rinvenuti un fucile e 2 pistole ad aria compressa, ''tirapugni'' oltre ad alcune apparecchiature informatiche.

La Digos di Viterbo, dopo una serie di accertamenti, ha quindi imposto le manette al 24enne lettone. L'arresto, effettuato lunedì, è stato convalidato ieri dal gip che ha disposto la detenzione in carcere del 24enne con l’accusa di ''fabbricazione o detenzione di materie esplodenti''. Il cosiddetto ''reato spia'' sul quale sono in corso accertamenti per eventuali altre ipotesi di reato.

L’attività investigativa, coordinata dal Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Esterno della Dcpp/Ucigos, ha rappresentato il risultato di un collaudato sistema di prevenzione alla minaccia terroristica che si è avvalso di canali di collaborazione internazionale e dello stretto rapporto operativo tra gli apparati centrali e territoriali della Polizia di Stato.

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