ANNO 14 n° 89
Tentò di rapinare le poste con coltello, assolto
Per il tribunale non era in grado di intendere e di volere in quel momento

CARBOGNANO - Esattamente un anno fa sarebbe entrato all’interno dell’ufficio postale di Carbognano brandendo un coltello e minacciando di ''fare un casino'' se gli impiegati agli sportelli non gli avessero dato dei soldi.

''Ne ho bisogno. Subito'' avrebbe urlato. Ma per il 20enne finito ai domiciliari con l’accusa di tentata rapina, il processo si è concluso con un’assoluzione. Secondo quanto risultato dalla perizia psichiatrica a cui è stato sottoposto, il giovane non sarebbe stato in grado di intendere e di volere al momento dei fatti. Per cui, stando a quanto rilevato dallo psichiatra del tribunale, non può rispondere penalmente di quell’irruzione.

Il 12 ottobre del 2017, l’allora 19enne intorno alle 13,30 entrò all’interno degli uffici postali di via Fontanavecchia e con in mano un coltello seminò il panico tra gli impiegati. Fortunatamente oltre a loro, non ci sarebbero state altre persone presenti: a far scattare l’allarme uno dei dipendenti, approfittando di un attimo di distrazione del giovane. Immediato l’intervento dei carabinieri.

A scongiurare il peggio l’allora vicecomandante di stazione, il brigadiere Raffaele Chiavaioli che entrato nell’ufficio, riuscì a disarmare il 19enne e a fermarlo.

Trattenuto agli arresti domiciliari per alcuni mesi, ieri è stato assolto: non imputabile perché incapace di intendere e di volere.




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