ANNO 14 n° 110
Tentano di entrare a Palazzo Orsini, ma
dentro trovano i proprietari, a processo
Quattro i ragazzi autori della bravata, ma solo due identificati e finiti alla sbarra

VITERBO – Devono rispondere di tentato furto i due ragazzi poco più che ventenni che il 5 gennaio del 2013 tentarono di entrare a Palazzo Orsini, una casata storica nella parte più antica di Celleno. In quattro, in tutto, sorpresi in quel tardo pomeriggio dai padroni di casa, ma solo due finiti a processo: con calci e sassi tentarono di infrangere i vetri delle porte finestre del palazzo per intrufolarsi indisturbati in casa e fare razzia di tutto ciò che avrebbero trovato. Peccato però che quei vetri doppi e quei duri colpi contro le inferriate, abbiano allarmato i proprietari dell’abitazione. Immediata la chiamata ai carabinieri e la fuga dei giovani. Due dei quali riconosciuti dagli stessi vicini: ‘’Una di loro è una cara amica di famiglia. Con mia figlia sono andate a scuola insieme. Tanto che quando l’ha vista scappare, le ha urlato contro ‘’Jessica, ma cosa stai facendo?’’.

E sono proprio Jessica B. e Alessandro C. che oggi si trovano alla sbarra per rispondere di tentato furto, davanti al giudice monocratico Silvia Mattei. A ricostruire in aula quegli attimi il brigadiere Raffaele Ianniti, all’epoca in servizio presso la stazione dei Carabinieri di Vignanello: ''I padroni di casa hanno chiesto il nostro intervento, perché, improvvisamente, mentre si trovavano tranquilli in sala, hanno sentito dei duri colpi contro le loro finestre. Avevano intuito di cosa si trattasse: c’era qualcuno che voleva entrare in casa.’’.

Si tornerà in aula non prima di un anno per la discussione, il prossimo 12 gennaio.




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