ANNO 14 n° 116
Talete, si lavora ancora al piano industriale
La società conferma l'impegno a soddisfare le richieste di Arera. Giovedì consiglio comunale a Viterbo, manifestazione dei comitati a Tarquinia

VITERBO – ''Il percorso intrapreso con Arera è l’unico percorribile''. Il presidente di Talete, Andrea Bossola, lo ha ribadito intervenendo questa mattina alla riunione dell’Ato allargata alla presenza dei comitati e associazioni che si battono per l’acqua pubblica. Una riunione voluta dal presidente della Provincia Nocchi per fare il punto su Talete e informare su ciò che si sta facendo per la società.

A sollecitare Bossola è stato il sindaco di Viterbo, Giovanni Arena, che, dopo aver fatto presente che con le azioni intraprese (richiesta del conguaglio, deposito cauzionale e arretrati ndr) si sono messe le mani nelle tasche dei cittadini, ha chiesto certezze sui tempi per l’erogazione del finanziamento. Bossola si è detto fiducioso e ha ribadito che senza il finanziamento Talete potrebbe fallire e questo comunque non risolverebbe il problema dell’acqua. Ma sui tempi non è dato ancora sapere perché Arera, a gennaio, ha fatto richieste precise alla società in particolare sulle metodologie di lavoro e di tariffazione a cui Talete deve ora delle risposte, ha chiesto il piano industriale su cui Talete sta ancora lavorando.

E se la riunione di questa mattina è stata piuttosto interlocutoria senza grosse novità rispetto a quanto emerso nelle scorse settimane, ci sono due appuntamenti in agenda questa settimana che ''riscaldano'' la politica e i comitati: giovedì 13 a Viterbo c’è il consiglio straordinario per discutere dei possibili aumenti delle tariffe e del prestito da 40 milioni di euro da parte di Arena. A Tarquinia nella stessa giornata di giovedì, a partire dalle 17, il comitato Non ce la beviamo organizza una manifestazione, analoga a quella che già si è svolta a Viterbo e Civita Castellana, sotto la sede del palazzo comunale per chiedere l’annullamento degli aumenti delle tariffe, dire basta alla gestione privatistica di Talete a vantaggio di una gestione pubblica a partecipata.




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