ANNO 14 n° 88
Talete, la politica rompe il silenzio
sulla presunta parentopoli
Contardo in Commissione parla di ''assunzioni clientelari targate Pd''. Barelli lo invita a denunciare tutto alla Procura. E Grancini legge i nomi

VITERBO - La politica rompe il silenzio sul caso delle sei assunzioni effettuate da Talete tramite agenzia interinale e sulle procedure per arrivare alle quali, più che il merito, avrebbero pesato parentele e amicizie politiche. Si tratta di voci che da agosto – mese in cui i sei prescelti furono assunti - si sono fatte sempre più insistenti, ma che finora non avevano mai trovato spazio nel dibattito pubblico e tantomeno sui giornali. Almeno non in maniera così esplicita.

In questo senso ha fatto molto rumore ieri mattina la discussione che si è accesa in seconda commissione, la cui seduta era stata convocata per discutere e approvare il bilancio consolidato di Palazzo dei Priori, quello, per intendersi, che comprende i conti della società partecipate, tra cui quelli disastrati della società che gestisce servizio idrico integrato in provincia di Viterbo. Ed è stato proprio rispondendo ad alcuni consiglieri in merito alla difficile situazione finanziaria di Talete - di cui, ricordiamo, il Comune è socio di maggioranza relativa - che l’assessore al Bilancio Enrico Contardo ha fatto riferimento esplicito ''alle sei assunzioni clientelari targate Pd''. Assunzioni – ha aggiunto - che a questo punto dovranno essere giustificate nella prossima audizione dal direttore di Talete Bossola e dal presidente dell’Ato Nocchi: un’anomalia per una società in palese difficoltà finanziaria, che negli ultimi mesi non è riuscita nemmeno a pagare i propri dipendenti.

Da tutto ciò si è innescato un botta e risposta tra lo stesso Contardo e il consigliere Giacomo Barelli, che ha ricordato all’assessore che sarebbe stato suo dovere, a tutela del Comune di Viterbo di fronte alla gravità dei fatti riportati, informare la Procura delle informazioni di cui era in possesso per i dovuti approfondimenti. Osservazioni davanti alle quali Contardo ha replicato di non avere fonti di prima mano, ma che si era limitato a riportare quanto scritto da alcuni organi di stampa. E che tuttavia non escludeva nei prossimi giorni di voler percorrere quella strada. A dargli supporto è intervenuto il consigliere Grancini, che, telefono alla mano, si è messo a leggere uno degli articoli usciti nei giorni scorsi, citando anche i passaggi dove si fanno i nomi di alcune delle persone assunte e i presunti legami tra queste e certi ambienti politici. In commissione è scoppiato il caos.

Il dibattito si è concluso con il presidente Isabella Lotti che ha richiamato tutti a riportare la discussione all’ordine del giorno, il bilancio consolidato, mentre Barelli annunciava di essere pronto nei prossimi giorni a presentare una mozione che impegni l’assessore, qualora lo stesso non assolva alla sua promessa, a presentare sul caso un esposto in procura.



Facebook Twitter Rss