ANNO 14 n° 89
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Talete, Arena: ''Ho chiesto di convocare l'assemblea dei soci''
Preoccupa la situazione di stallo creatasi a seguito degli arresti domiciliari del presidente Parlato

di Annamaria Lupi

VITERBO – Esce dalla porta, rientra dalla finestra. Sulla questione Talete, in consiglio comunale va in scena un singolare siparietto. La minoranza, e in particolare il pentastellato Massimo Erbetti chiede l'anticipazione di un ordine del giorno sulla vicenda, alla luce degli arresti domiciliari (per il caso Crea ndr.) del presidente della società idrica Salvatore Parlato. La maggioranza compatta vota contro.

Al rientro in aula però, dopo una breve sospensione, i lavori ripartono con le interrogazioni e l'opposizione incentra i propri interventi su Talete esprimendo preoccupazione per l'attività di un CdA privo della figura apicale. E la consigliera Pd Luisa Ciambella rammenta ad Arena di essere tra i sindaci che hanno presentato ricorso contro l'elezione del consiglio d'amministrazione Talete.

“La nostra contestazione – replica il primo cittadino – riguarda le procedure che hanno portato al rinnovo del CdA e del presidente. Il momento attuale ci preoccupa per la situazione di sbandamento dovuta ai recenti accadimenti che vedono interessato Parlato. Il mio primo interesse come amministrazione è quello di trovare il modo per recuperare quei 4,8 milioni che la società di gestione idrica deve al Comune”.

E annuncia di aver chiesto a Nocchi, nella veste di presidente dell'Ato 1, la convocazione dell'assemblea dei soci Talete “perché in questo momento non c'è nessuno che si prende la responsabilità di firmare gli atti del CdA”.

Invocano ad agire con cautela sia il capogruppo Fi Giulio Marini che il consigliere di Viva Viterbo Giacomo Barelli “poiché ad oggi non ci sono carte per estromettere Parlato dal consiglio d'amministrazione di Talete”. Per Marini “basterebbe che, in assenza del presidente, il CdA nomini il vicepresidente portando avanti in via provvisoria le attività di Talete”.

Più dura invece la linea di Fratelli d'Italia. Per Paolo Bianchini “il ricorso al Tar presentato da Arena e da altri sindaci di fatto testimonia la mancanza di fiducia dei soci nei confronti dell'attuale consiglio di amministrazione”.

Due le domande che restano sul piatto. Il CdA si assumerà, in via temporanea, la responsabilità di firmare gli atti di Talete? Come si comporterà l'assemblea dei soci, anche alla luce delle prossime elezioni amministrative che potrebbero cambiare la geografia politica dei Comuni soci di Talete?




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