ANNO 14 n° 111
Su Viterbopost.it - Un Vegnaduzzo all'ascolana

VITERBO - Che poi alla fine è giusto così. Perché così funziona il calcio visto dalla periferia, dal basso, dai campi di provincia, dove tutti sono di passaggio, nessuno è per sempre e ogni cosa può cambiare. Non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume, come canta Battiato parafrasando Eraclito, collega di filosofia anche se in tempi più remoti. Non ci si può bagnare eccetera eccetera soprattutto se giochi in serie D, fai meraviglie, la tua società chiude i battenti e nel frattempo - giusto per incasinare ancor di più la situazione - arriva l'offerta che non si può rifiutare. E qui siamo a citazioni padrinesche, nel senso del capolavoro di Puzo prima e di Coppola poi. Ecco allora che Matias (una 't', per favore) Vegnaduzzo ha fatto la cosa giusta, accettando la proposta dell'Ascoli, in Prima divisione di Lega Pro, e uscendo da certe dinamiche dilettantistiche che rischiavano di fregargli la carriera.

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