ANNO 14 n° 110
Stupro all'Old Manners, altri 30 giorni per la perizia sui telefonini
Messaggi, foto e video da recuperare dai cellulari di Chiricozzi e Licci, l'ingegnere Sergio Civino chiesto una proroga per il deposito

VITERBO - (b.b.) Stupro all’interno dell’Old Manners Tavern, si dovrà aspettare ancora un mese per il recupero di foto e video dai cellulari di Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci. L’ingegnere Sergio Civino ha infatti chiesto e ottenuto una proroga di trenta giorni per l’analisi dei dispositivi dei due ventenni, finiti in manette lo scorso 29 aprile con l’accusa di violenza sessuale di gruppo. Secondo la magistratura, con i loro cellulari, nella notte tra l’11 e il 12 aprile scorsi, avrebbero ripreso una 36enne viterbese mentre veniva violentata, a turno e ripetutamente, nel pub di piazza Sallupara.

Nominato dalla Procura il 9 maggio, al massimo esperto di Digital Forensics è stato affidato il delicato compito di recuperare tutti quei file che Chiricozzi e Licci, nei giorni successivi al presunto stupro, avrebbero cancellato dai loro cellulari, anche su consiglio di parenti e amici. Come si legge anche nell’ordinanza di arresto del gip Rita Cialoni: ''Regà, cancellate le chat che qui so cazzi per tutti…'' e ancora ''Riccà, corri leva tutti i video e tutte le foto di quella di ieri sera…fai l’hard reset del telefono''.

E proprio quest’estrema soluzione avrebbe fatto perdere la maggior parte dei file che ora il pm Michele Adragna, titolare del fascicolo, è intenzionato a recuperare grazie alle specifiche competenze dell’ingegner Civino, specialista nella ricerca di prove digitali in ambito forense.



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