VITERBO – (b.b.) Stupro al pub di Casapound, è svolta nelle indagini. A pochi giorni dal deposito della perizia dell’ingegnere Sergio Civino che dopo oltre quattro mesi di lavoro è riuscito a recuperare le foto cancellate dai telefonini di Riccardo Licci e Francesco Chiricozzi e le immagini del sistema di videosorveglianza esterno al pub, è arrivata la decisione della Procura: ieri pomeriggio il pubblico ministero Michele Adragna ha infatti chiesto il rito immediato per i due ventenni, accusati dello stupro di gruppo ai danni di una 36enne viterbese e detenuti nel carcere di Mammagialla da oltre quattro mesi.
Secondo la Procura, nella notte tra l’11 e il 12 aprile scorso i due giovani avrebbero prima avvicinato la donna in una pizzeria di via Genova e poi l’avrebbero convinta a seguirli nel pub di piazza Sallupara, dove tra botte, calci e pugni si sarebbe consumata la violenza.
Un atto sessuale, diversamente da quanto affermato dai due indagati, tutt’altro che consenziente. E la conferma arriverebbe proprio dalle immagini delle videocamere recuperate dal professor Civino: sebbene le bocche siano cucitissime sul contenuto di quei filmati, sembrerebbe chiaro come rappresentino elementi di svolta per le indagini.
''Il rito immediato – ha commentato l’avvocato Franco Taurchini, legale della parte civile – si chiede quando c’è l’evidenza della prova: la perizia dell’ingegnere ha rappresentato quell’ulteriore conferma che gli inquirenti stavano aspettando per procedere. Dai video – ha proseguito – sono infatti emersi nuovi elementi utili per rafforzare e delineare il quadro accusatorio a carico dei due giovani''.
Secondo quanto trapelato due sarebbero i filmati del sistema di telecamere che inchioderebbero Riccardo Licci e Francesco Chiricozzi: con ogni probabilità quello in cui viene ripreso l’arrivo dei tre al pub e quello in cui, a presunto stupro consumato, li si vede tornare a casa.