ANNO 14 n° 88
Dario Fo
Stagione Borgiana 2014
Il Nobel Dario Fo a Nepi
per la prima nazionale
de ''La figlia del Papa''

NEPI - Dario Fo alle prese con i papi di ieri e di oggi e, con lo spettacolo tratto dal suo primo romanzo La figlia del papa (Chiarelettere), in cui mostra un'inedita Lucrezia Borgia, ha inaugurato ieri sera la Stagione Borgiana a Nepi, in prima nazionale. 

''Se nel Lu Santo Jullare parlo di un papa del '200 e uno dei giorni nostri - ha spiegato il premio Nobel all'Ansa -, in La figlia del papa presento la figura di un papa del '500, Alessandro VI, Rodrigo Borgia. Questo papa - ha aggiunto - ha avuto una straordinaria intelligenza e creatività, ma anche grande spregiudicatezza. E' un uomo che vive la vita, e quando gli ammazzano il figlio e glielo fanno trovare che galleggia sul Tevere, va in crisi e decide di buttare all'aria tutto l'impianto della chiesa per tornare agli inizi''.

Secondo Fo, in quella fase Papa Borgia arriva a sfruttare le parole di un uomo che è stato bruciato vivo a Firenze, il Savonarola. ''Adopera addirittura le sue frasi - sottolinea - per cercare di riformare la chiesa. Ma Savonarola di là a poco viene immolato e lui si ritrova solo a perseguire questa idea, deve cedere, e di li a poco muore. Però la figlia continua con una forza incredibile a realizzare il suo pensiero e la sua idea''. In corso di traduzione in diverse lingue, arrivato a 20 mila copie e alla quinta ristampa dall'uscita il 10 aprile 2014, La figlia del papa è accompagnato da illustrazioni di Fo, anche quella di copertina.

La passione del premio Nobel per la pittura, dagli esordi nel 1964 fino a oggi, sarà ripercorsa con 20 tele, tra cui un autoritratto, in mostra dal 27 giugno a Palazzo Leti-Sansi, per la rassegna Spoleto Arte, ideata e curata da Vittorio Sgarbi. Nella 'personale' di Fo anche immagini, disegni e video su aspetti noti e meno conosciuti del suo lavoro teatrale, foto di scena e scenografie.

Nella trasposizione teatrale de La figlia del papa sei attori hanno interpretano i nove personaggi della storia. Fo è stato insieme il Narratore, Alessandro VI ed Ercole d'Este. Lucrezia, interpretata da Sara Bellodi, giovane attrice al suo debutto con la compagnia Fo-Rame. In scena anche Jacopo Zerbo nel ruolo del Valentino, Graziano Sirressi (il secondo marito di Lucrezia, Alfonso d'Aragona) e Maria Chiara di Marco, da anni collaboratrice della compagnia Fo-Rame, nel ruolo di Isabella D'Este, cognata-amica di Lucrezia negli anni ferraresi.

Sul palcoscenico il premio Nobel ha raccontato la vita di Lucrezia Borgia facendone emergere, grazie a una meticolosa ricerca storica, i tratti autentici: una donna libera, indipendente, intelligente, vittima delle macchinazioni del padre-pontefice e del fratello Cesare, cui Machiavelli dedicherà Il principe.

Nel suo adattamento, Fo rende giustizia in ogni scena alla giovane Borgia, costretta fin dall'infanzia a sottostare ai giochi di potere, a sposarsi tre volte e ad essere strumento per patti e alleanze, con un apice nell'ultima parte dello spettacolo, quando Lucrezia - divenuta duchessa di Ferrara - dà dimostrazione di possedere carisma e capacità di governare.

''E' stato bellissimo poter rappresentare la prima di questo spettacolo a Nepi - ha detto Fo -, in questo luogo storico che era un dono fatto dal padre a Lucrezia, insieme al titolo di Duchessa. E' a Nepi - conclude - che lei comincia ad affrontare la sua esperienza di donna forte e capace di governare con grande intelligenza e umanità''.

In via straordinaria, in occasione della prima nazionale de 'La figlia del papa', sono state aperte le taverne delle Contrade di Nepi, con cibi tipici della Tuscia. Fino alle 18 si sono svolte visite guidate del Museo archeologico comunale e della città. 




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