ANNO 14 n° 110
''Spumante e vino rosso prima di aggredirmi''
La denuncia dell'uomo aggredito da Janina Vasilescu

VETRALLA – ''Giusto il tempo di andare in campagna a sistemare l’orto e lei si è scolata tutto l’alcol che avevo in casa. Dopo lo spumante, è passata al vino rosso. Quando sono tornato, c’erano bottiglie vuote ovunque''.

Lei è la nota Janina Vasilescu, lui il malcapitato che per una sola notte la ospitò in casa. Nel giugno scorso. A Cura di Vetralla.

''Sono bastati due giorni per capire che era una matta. Il primo è filato tutto liscio, dal secondo ha dato in escandescenze – sottolinea l’uomo in aula, davanti al giudice appena insediato Elisabetta Massini – ogni cosa era motivo di lite e di violenza. Mi ha chiesto di darle dei soldi. Mi ha chiesto di comprarle delle sigarette. Le ho detto di no e mi ha aggredito''.

La donna, già in carcere per diversi e tristemente noti precedenti, è difesa dall’avvocato Paolo Delle Monache.

''Dopo la botta, sono rimasto immobile a terra per diversi minuti: non riuscivo a chiamare aiuto o a difendermi. Solo dopo un po’ ho raggiunto il telefono e ho avvertito i carabinieri''.

Una reazione violenta ed eccessiva per cui oggi la Vasilescu deve rispondere in tribunale di tentata estorsione e lesioni, ai danni dell’uomo, parte offesa nel processo.

La loro convivenza sarebbe durata solamente due giorni e una notte, ma tanto sarebbe bastato per convincere il pensionato a non volere più avere niente a che fare con la donna.

''Me l’ha presentata un amico che abbiamo in comune, aveva bisogno di un posto dove stare per qualche giorno in attesa di ricevere un lavoro dalla Caritas. Così le ho aperto la porta di casa: inizialmente tutto sembrava andare bene. Mi ha preparato il pranzo, la cena. Ha dormito in camera. Solo il giorno dopo si è rivelata per quello che realmente è: preda dell’alcol mi ha aggredito. Con un coltello da cucina. Ero spaventato. L’ho cacciata e ho chiesto aiuto''.

Si tornerà in aula ad anno nuovo.




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