ANNO 14 n° 114
Spillano 18 mila euro a un malcapitato: Django e Janina 15 anni in due
Per loro, estorsione, stalking e furto

SORIANO NEL CIMINO - Django Barberio e Janina Vasilescu condannati complessivamente a 15 anni e 6 mesi di carcere (7 anni e 10 mesi a lui e 7 anni e 8 mesi a lei) e oltre 5 mila euro di multa. È la decisione pesantissima del collegio di giudici viterbese, che arriva dopo poco più di un’ora di camera di consiglio. Sulla diabolica coppia di Soriano nel Cimino, le accuse di estorsione, stalking e furto aggravato ai danni di un 60enne, circuito e derubato con la promessa di rapporti sessuali da consumare con la giovane rumena.

Costituito parte civile, oggi arriva per lui giustizia, dopo un anno, il 2014, fatto di inganni e di soggezioni, di violenze e di minacce.

“P.B. si è trovato in casa Janina perché contattato dalla Caritas: lei era appena uscita di prigione e non aveva un posto dove stare. Da persona buona non ha fatto altro che aiutarla”, ha sottolineato il pubblico ministero.

Peccato non aver ricevuto la stessa moneta in cambio: per un anno intero, in accordo con il compagno Django, avrebbero circuito, minacciato, percosso e derubato l’uomo per oltre 18 mila euro. L’episodio più grave, quello del gennaio 2014: “Janina, dopo aver incontrato di nascosto il suo fidanzato - uscito anche lui da poco dal carcere - è andata in lacrime da P. e gli ha detto di aver bisogno d’aiuto. Django era in possesso di materiale compromettente che avrebbe potuto rovinarla. Per metterlo a tacere avrebbe dovuto dar lui 5 mila euro”.

Così il lunedì successivo, il prelievo in banca e la consegna del denaro.

“Il primo esempio questo, dei loro accordi criminali e truffaldini - spiega il pm - da quel giorno Janina entra ed esce da casa del malcapitato a seconda delle sue necessità: ogni volta che torna da P. è per un proprio tornaconto. Ricevere soldi o aiuti economici da dividere poi con il compagno”.

E a poco conta la versione della difesa secondo cui quel denaro era il compenso di rapporti sessuali tra Janina e la sua vittima, il collegio non ci sta. Quindi la condanna: più dura delle richieste del pubblico ministero. 7 anni e 10 mesi a Django e 7 anni e 8 mesi alla donna.

“La cosa più grave che hanno compiuto - prosegue l’accusa - è aver trasformato la parte offesa in un oggetto da cui attingere indisturbati del denaro, usando anche la violenza. Laddove fosse stato necessario”.

Come la sera del 28 settembre del 2014, quando la Vasilescu dopo una serata trascorsa tra alcol e gioco d’azzardo chiama P. per farsi venire a prendere: “Completamente ubriaca lo ha aggredito, a calci e pugni. Ma non solo. Ha preso il ferro da stiro e glielo ha lanciato in testa”.

“Un anno intero fatto di violenze fisiche e psicologiche: non aveva modo di sganciarsi dalla coppia. Doveva dar loro soldi e fare tutto quello che gli dicevano - incalza la parte civile - viveva nel terrore. Quello stesso terrore che gli ha fatto perdere quasi 20 mila euro”. Ma ora, per tutto ciò che ha subito, potrà richiedere un risarcimento danni.




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