ANNO 14 n° 89
Marco Cifra
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Sospetta overdose, domani l'incarico per eseguire l'autopsia

VITERBO – Eroina Killer. E’ questo il sospetto degli inquirenti che indagano sulla morte di Marco Cifra, il 23enne originario di Capranica ma da alcuni mesi residente a Sutri, trovato cadavere sabato pomeriggio nel suo appartamentino nei pressi di Porta Vecchia, nella zona antica del paese. 

Ad allertare i carabinieri facenti capo alla Compagnia di Ronciglione, sabato pomeriggio, era stato il suo datore di lavoro dopo non averlo visto arrivare come di consueto. Il giovane, a Sutri, lavorava come operaio. Qui in pochi lo conoscevano, ma tra Capranica, Ronciglione e Barbarano Romano aveva moltissimi amici. Che Marco era un ragazzo pieno di voglia di vivere lo si evince chiaramente dal suo profilo facebook, dove campeggiano decine di foto con gli amici: al parco, in piscina e durante le feste di compleanno. 

I carabinieri sospettano che ci sia in giro una partita di eroina tagliata male o troppo pura, magari la stessa che potrebbe aver ucciso Adriano e Fausto Fortuna. Nell’abitazione di Porta Vecchia, tuttavia, non sarebbe stata trovata alcuna traccia di sostanza stupefacente. Gli investigatori lo confermano a chiare lettere. “Non abbiamo rinvenuto niente di particolare interesse investigativo”, dicono. Eppure stanno lavorando a tamburo battente attenzionando da vicino la piazza di spaccio della zona.

Le conferme, comunque, arriveranno solo dopo l’esecuzione dell’esame autoptico. A disporlo è stato il sostituto Fabrizio Tucci: il conferimento dell’incarico al perito è previsto per domani, quando sarà stabilita anche la data dello svolgimento. Domani stesso, al massimo giovedì prossimo. Dopodiché l’autorità giudiziaria darà il nulla osta per la restituzione della salma di Marco ai familiari per i funerali.

Nel frattempo sono moltissimi i messaggi postati sulla bacheca del 23enne, da parte degli amici, ancora increduli, e da parte del papà. Il signor Cifra, ieri, ha scritto e pubblicato una lettera indirizzata al figlio. Una lettera toccante e struggente.

Ecco il testo:

La brezza del mattino non sarà più la stessa…

ma il vento leggero mi porterà la tua voce.

Nelle stelle della notte rivedrò i tuoi occhi, fino a che il giorno non la paventi.

Non ti ho mai dato quello che avrei voluto

adesso che il nulla è parte di tutto.

Solo adesso sento il battito d’ali nel mio cuore,

solo adesso capisco il vero dolore,

solo adesso i ricordi che sono un mare in tempesta s’infrangono nella mia mente.

Figlio mio, non ti ho mai detto che eri parte della mia anima

adesso che il mio tormento per il tuo addio è insopportabile.

Adesso so cosa vuol dire essere padre.

Per quei pochi attimi di gioia, quei tuoi sorrisi, il tuo amore per la vita, per i tuoi amici, per la tua donna, per tua madre e per tuo fratello…

Sarò sempre orgoglioso di dire sì… Era mio figlio.

Ciao Marco, a presto.

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