ANNO 14 n° 89
''Sono bravo a colorare, così la maestra non mi picchia''
Il racconto di uno dei bambini

TARQUINIA - Bambini confusi, con stati d'umore alterati e allarmanti, ma soprattutto terrorizzati dall'idea di dover tornare in quella scuola. Sono questi gli atteggiamenti più comuni dei piccoli che avrebbero subito le presunte angherie della maestra della scuola materna di Tarquinia.

Le indagini eseguite dai Finanzieri della Compagnia di Tarquinia comandata dal Capitano Antonio Petti, sono durate alcuni mesi e attraverso le attività tecniche di intercettazione, hanno portato al provvedimento di misura cautelare personale interdittiva per maltrattamenti nei confronti degli alunni. Il tutto poi aggravato ''dall'aver commesso il fatto nei confronti di minori ed all'interno di un istituto d'istruzione''.

Svariate le segnalazioni ricevute dagli uomini delle fiamme gialle. I genitori di alcuni bambini infatti, avrebbero riferito ai militari che i bambini, una volta tornati a casa, erano spaventati dai metodi decisamente ''poco ortodossi'' della maestra.

''Io sono bravo a colorare, così la maestra non mi picchia'' raccontavano i bimbi più bravi e fortunati a mamma e papà. Per gli altri invece, si trattava di vivere una sorta di incubo nel quale bastava colorare male un disegno per ritrovarsi a dover subire gli insulti e le violenze fisiche (schiaffi, strattoni o tirate per le orecchie) dell'insegnante.

I finanzieri hanno voluto però segnalare l'attività svolta dalla preside della scuola che, oltre a raccogliere fin da subito le testimonianze dei genitori dei bambini, si è impegnata in prima persona per denunciare il fatto alle autorità. In una brutta storia come questa, almeno le autorità scolastiche hanno fatto la loro parte.

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