ANNO 14 n° 111
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Sette chili di droga in un casolare: i due imprenditori restano in carcere
Il tribunale del riesame ha rigettato il ricorso presentato dai difensori

VITERBO - Restano nel carcere i due imprenditori arrestati per spaccio lo scorso 4 maggio fermati a distanza di qualche mese dall'arresto di un presunto complice trovato in un casolare con 7 chili di droga.

Lo comunica il procuratore della Repubblica facente funzioni Franco Pacifici, con una nota.

Il tribunale per il riesame di Roma riunitosi all’udienza del 23 maggio ha rigettato il ricorso presentato dai legali dei due imprenditori nei confronti dei quali è stata eseguita la misura cautelare in carcere. Si è in attesa del deposito delle relative motivazioni.

I due soggetti, cui sono stati contestati reati di detenzione e spaccio di rilevanti quantità di sostanza stupefacente (marijuana, hashish e cocaina) rimangono, pertanto, ristretti presso la casa circondariale di Viterbo a disposizione della locale procura della repubblica.

Le indagini delegate alla squadra mobile di Viterbo e al personale della sezione di polizia giudiziaria presso la procura della Repubblica proseguono.

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