ANNO 14 n° 116
I tifosi della Viterbese
Servono 500mila euro per la Lega Pro
Stabiliti i criteri per il ripescaggio

VITERBO - Un lungo Consiglio federale, iniziato alle 13 e terminato soltanto nel tardo pomeriggio dopo una discussione che ha visto, tra gli argomenti all'ordine del giorno, anche l'inasprimento delle pene per i tesserati protagonisti di frodi sportive.

A interessare la Viterbese e i suoi tifosi, però, è soprattutto quanto stabilito sul tema dei ripescaggi, con i sostenitori gialloblu che, in attesa di schiarite sull'eventuale permanenza della famiglia Camilli nella Tuscia, continuano a coltivare un sogno di nome Lega Pro.

Il consiglio ha approvato i criteri per il campionato 2015/2016: le squadre interessate al ripescaggio dovranno versare a fondo perduto 5 milioni di euro per essere ammesse alla Serie A, 1 milione per la Serie B e 500 mila euro per la Lega Pro.

Una decisione destinata, ovviamente, a suscitare un vespaio di polemiche: non è un caso, infatti, che i consiglieri di Lega Pro abbiamo votato contro il provvedimento che è stato comunque approvato. Il salto tra i professionisti attraverso il meccanismo dei ripescaggi, infatti, si trasforma così in una mazzata non da poco.

Cinquecento mila euro a fondo perduto, altri seicento mila di fideiussione, più iscrizione al campionato. Cifre alle quali vanno sommati, ovviamente, gli esborsi necessari all'acquisto di giocatori per costruire una rosa che in Lega Pro possa quantomeno restarci.

Ecco allora, che l'eventualità di un ripescaggio tra i professionisti della Viterbese si fa improvvisamente un miraggio. Difficile immaginare che, Camilli o non Camilli, si possano spendere cifre del genere per tentare la scalata alla categoria superiore. Dalla stagione 2016/2017, invece, i ripescaggi saranno aboliti del tutto (i consiglieri di Lega Pro hanno votato sempre contro). Un modo per tagliare il numero delle squadre partecipanti e per eliminare del tutto, tra l'altro, i play-off di serie D, ormai inutili come appurato negli ultimi anni.

Il tutto mentre la Lupa Castelli Romani, squadra vincitrice del girone G della scorsa serie D, si appresta alla fusione con il Rieti portandosi dietro il titolo: i capitolini si trasferiranno al Manlio Scopigno, i reatini manterranno il settore giovanile. Manca ancora l'ufficialità, ma sembra che le pratiche siano in dirittura d'arrivo. In caso di conferma, gli auguri ai ''cugini'' sono sportivamente obbligatori. Peccato soltanto che, tra tante realtà laziali nelle sfere alte del calcio italiano, Viterbo non riesca a ritagliarsi un posto al sole.



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