ANNO 14 n° 88
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Serra: 'Un partito non sceglie il candidato con i clic'
Il 'civico' dem rivendica di essere di centrosinistra e difende le cose fatte

VITERBO – (AmL) ''La mia candidatura nasce da quello che si è verificato nel partito democratico, la lista civica ritenevo fosse l'ultima scelta da fare, si sarebbe dovuto discutere e trovare una candidatura unitaria''. Francesco Serra, candidato sindaco 'civico' dem, tiene a spiegare le ragioni che hanno portato alla nascita delle due liste civiche – Viterbo dei cittadini e Impegno comune – che lo sostengono.

''Sono uomo di centrosinistra'' ribadisce e proseguendo evidenziando un'anomalia: ''Nella campagna del 2013 che ci vedeva con il vento in poppa, con Bersani eletto alle Politiche e Zingaretti alla Regione, avevamo allargato la coalizione del centrosinistra a realtà civiche ed affrontato la questione candidature con le Primarie, con la partecipazione di circa 4500 persone. Stavolta che ne avremmo avuto bisogno, alla luce dei risultati del 4 marzo, invece la decisione per la candidatura di partito viene presa con il clic di 2/300 persone''.

''Ci saremmo dovuti presentare alla città ampliando la coalizione, avremmo dovuto iniziare a discuterne sin da dopo Santa Rosa, invece alla fine siamo arrivati lunghi. E questo forse ha anche creato difficoltà nell'eventuale collegamento con Filippo Rossi''.

''Dopo la sofferenza di non partecipare alla lista del Pd non potevamo lasciare un posto vuoto. Io per la città ci sono sempre e comunque. Noi siamo in parte una costola del partito democratico e questo ci ha consentito di predisporre rapidamente delle liste civiche''.

Rivendica poi la libertà di pensiero: ''Non credo che vincolo di appartenenza a un partito sia da intendere solo come un richiamo ad obbedire, non appartiene al mio modo di essere quello di obbedire agli ordini e basta''.

Dopo aver chiarito le motivazioni e come nascono le due liste a sostegno della sua candidatura, afferma: ''Diverse cose sono state fatte bene da questa amministrazione, io ne ho fatto parte anche con un'anima critica ma dal momento della famosa crisi le cose sono sensibilmente migliorate''.

Ed elenca le cose buone: la riapertura del Teatro Unione ''per ora solo un contenitore, anche se in questa stagione Delli Iaconi è riuscito a creare 65 appuntamenti, ma la parte ancora da recuperare a mio avviso dovrebbe diventare un polo culturale con laboratori teatrali e la scuola musicale''.

Altro elemento qualificante, secondo Serra, anche il termalismo. ''La situazione generale era un quadro selvaggio. E' stato fatto il riordino della distribuzione dell'acqua, individuato l'advisor per poter fare il bando per la riapertura delle ex terme Inps, ed è stato anche approvato il piano sul termalismo privato''. Vanto dell'amministrazione anche la chiusura parziale della zona centrale della città.

Al di là dell'aspetto politico, focus anche sulle cose su cui si è fallito. Due gli argomenti chiave: igiene urbana e manutenzione stradale. Sui rifiuti ''recentemente abbiamo approvato le linee guida per il nuovo appalto'' e sulle strade ''abbiamo sbagliato. Sono stati investiti i soldi della manutenzione su altre questioni''.

La sua ambizione, come sindaco, sarebbe quella di risolvere la questione della ferrovia che taglia in due la città, un problema di carattere urbanistico e ambientale. “La riqualificazione dell'area che va da piazza Crispi a porta Fiorentina si potrebbe realizzare senza pesare sulle casse comunali”.

Questione sicurezza: “Nessun cedimento di fronte alla legalità che va mantenuta sempre e comunque. Prevenzione, controllo e collaborazione con le forze dell'ordine. Senza derogare ai temi dell'accoglienza e dell'integrazione”.

Nessuna comunicazione ufficiale da parte del Pd regionale in merito alla presentazione delle due liste civiche. E per quanto riguarda il rischio espulsione, Serra replica “penso ci siano mali peggiori nella vita”. Frase accolta da un applauso dei candidati consiglieri.

“Non è detto – prosegue Serra - che non si possa argomentare per evitare che si verifichi l'espulsione. Penso che il Pd regionale avrebbe potuto fare di più per scongiurare la divisione del partito viterbese”.

Qualcuno chiede se le liste sono state presentare per far perdere la Ciambella. La risposta la grida un candidato consigliere “le liste sono per far vincere Francesco non contro qualcuno”.

E Serra aggiunge “così facendo manteniamo viva la speranza di un gruppo su un modo diverso di approcciare le Comunali”.

I giornalisti chiedono se pensa che Panunzi appoggerà la sua candidatura. “Deciderà lui cosa fare. Ovviamente spero che tenga per me”.




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