ANNO 14 n° 111
Daniele Federici con Piero Camilli e il team manager Raspoli
Serie D, è finita tra la Viterbese e Federici
La società: ''Non fa parte della rosa''; non convocato per la gara col Cynthia

VITERBO – Sabato non è stato convocato. Domenica non è neanche andato in tribuna. Si chiude l'avventura in gialloblu del capitano Daniele Federici. L'anno scorso è stato uno dei primi ad acccettare il nuovo progetto, lui che già giocava in Promozione nella Castrense è arrivato a Viterbo indossando subito i galloni del capitano. E' stato il riferimento della squadra e della proprietà sul terreno di gioco. Poi però è successo qualcosa: sicuramente non hanno aiutato i problemi fisici che Federici si porta dietro. Problemi alla schiena che soprattutto in questo avvio di stagione ne hannno minato il rendimento. La società si è guardata intorno: non è un caso che a mercato chiuso abbia voluto comunque prendere un difensore e si è trattato del ritorno in gialloblu di Roberto Gimmelli. E in occasione della partita di Genzano hanno giocato dal primo minuto proprio Gimmelli e Scardala con Cirina che si è accomodato in panchina.

''Federici non fa parte della rosa'' è il commento lapidario della società. Resta comunque sulo sfondo la fine di un rapporto: già al momento delle convocazioni per la gara di Genzano il nome di Federici non appariva nella lista. Strano, soprattutto se si considera che si tratta del capitano. E' il segnale negativo: che le strade si divdono, che i destini della Viterbese e di Daniele Federici prendono vie differenti. Anche ieri l'ormai ex capitano non era allo stadio per riprendere la preparazione con il resto della squadra che si è allenata agli ordini di Fabrizio Ferazzoli. In serata Federici ha anche avuto un colloquio con la proprietà.

BORSINO – In tutti i casi il lavoro della Viterbese è proseguito in vista della partita di domenica prossima (19 ottobre) al Rocchi contro il Budoni. I sardi schiumano rabbia dopo il pareggio ottenuto negli ultimi minuti contro il San Cesareo: erano in vantaggio di tre reti e si sono fatti rimontare. Ferazzoli può contare sull'intero gruppo a disposizione e continuare ad insegnare il suo credo tattico con la mente sgombra e lo spirito rinnovato. Con molta probabilità si ripartirà dalla buona prova complessiva offerta a Genzano: sembra scontata la riproposizione del 4-4-2 i cui frutti già si sono visti sui Castelli romani. Squadra corta, linee ravvicinate per consentire un più rapido recupero della palla e per innescare la batteria offensiva composta da Pippi e Saraniti, mentre Pero Nullo opera da esterno nella posizione che predilige. Accorgimenti che andranno nuovamente provati nella sgambata infrasettimanale di giovedì contro una formazione del settore giovanile.



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