ANNO 14 n° 116
Secca la siepe della vicina e finisce a processo
E' accusato di danneggiamento, il perito agronomo: ''Ha usato del diserbante''

VITERBO – (b.b.) La siepe di lauroceraso si secca all’improvviso e il vicino di casa viene trascinato in tribunale, con una bella denuncia per danneggiamento.

L’uomo, difeso dall’avvocato Valerio Panichelli, secondo l’accusa avrebbero comprato del diserbante e poi lo avrebbe spruzzato sulle foglie verdi della siepe piantata dai suoi vicini sul confine delle loro proprietà. Il risultato? L’intera pianta completamente essiccata.

A costituirsi parte civile, la proprietaria di casa e del giardino incriminato.

''Sono stata chiamata per compiere delle analisi su del materiale vegetale – ha spiegato di fronte al giudice Giacomo Autizi, ieri mattina, un perito agronomo – volevano verificare se fosse stato contaminato da agenti chimici''.

Le analisi, compiute nel novembre del 2014, non avrebbero lasciato spazio a dubbi: ''All’interno del sistema vegetale era presente del diserbante'' ha sentenziato il perito.

All’epoca, ormai sei anni fa, non ci sarebbe stato nemmeno il bisogno di essere in possesso del patentino per la somministrazione di fitofarmaci per acquistare prodotti del genere.

''La vendita era libera'' ha concluso l’esperto.

La siepe di lauro ceraso, che la proprietaria di casa è stata costretta a recidere completamente, si sarebbe trovata lungo tutto il perimetro del giardino, ''Sul confine tra le due proprietà e, per un lato, anche sul bordo della strada''.

Il vicino, unico sospettato per quel danneggiamento, è finito in tribunale.

Il processo a suo carico, a distanza di 6 anni, si concluderà salvo imprevisti il prossimo 8 ottobre.




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