ANNO 14 n° 88
''Se ci sei batti un colpo''
Mascagni al teatro Boni
Domenica 22 lo spettacolo di Letizia Russo diretto da Laura Curino

ACQUAPENDENTE - Nuovo appuntamento al teatro Boni di Acquapendente con la stagione teatrale diretta da Sandro Nardi. Domenica 22 gennaio alle ore 17.30 protagonista Fabio Mascagni in 'Se ci sei batti un colpo. A cosa serve vivere, se non hai il cuore?', una storia tragicomica e surreale, uno spaccato prezioso della nostra epoca e della condizione umana contemporanea. Un bravo attore, una giovane e pluripremiata drammaturga e un’affermata regista del teatro nazionale: Fabio Mascagni, Letizia Russo e Laura Curino.

 Un solo attore, molti personaggi, una storia surreale e tragicomica per indagare, attraverso la vita di un giovane uomo che ha tutto ciò che gli serve tranne il cuore, un tema caro a chiunque abbia mai avuto il dubbio se davvero valga o no la pena vivere. Ma la domanda del personaggio e la sua straordinaria esistenza di senza cuore sono anche una lente per osservare, con ironia politicamente scorretta e poesia, tutto ciò che fa della vita il regno della meraviglia e della noia, della normalità e della follia, del desiderio e dell'incomprensione: dalle relazioni familiari a quelle sentimentali, dall'amicizia al lavoro, dalla visione spirituale a quella scientifica, dalle domande dei bambini ai dubbi degli adulti.

F. ha trentacinque anni, una buona salute, una vita normale. E una noia mortale a fargli compagnia. In realtà la sua avrebbe potuto essere una vita straordinaria, perché, unico caso nella storia dell'umanità, F. è nato senza cuore. Eppure è vivo. A causa sua, la scienza ha gridato al miracolo, la chiesa ai segni dell'apocalisse. Poi entrambe hanno avuto cose più urgenti da fare che occuparsi di lui e F., come tutti i mortali, non ha potuto fare altro che confondersi nella grande comunità umana. Non è stato facile: oltre ad una circolazione sanguigna misteriosa, le conseguenze del non cuore hanno impedito a F. di entrare in relazione profonda con la realtà.

Non ha mai provato empatia né sensi di colpa né vero e proprio amore. Neppure ha provato la forza misteriosa della fede, del credere in qualcosa. Ma F. non si è dato per vinto, e molto presto la sua missione è diventata capire come funziona l'essere umano, per riprodurne in maniera il più fedele possibile i comportamenti e le traiettorie esistenziali. Con fatica, ma anche con molta caparbietà, oggi F. è una persona qualsiasi, con un lavoro, una casa, delle relazioni. Se lo incontraste per strada, non riuscireste neanche ad immaginare il segreto nascosto nella sua cassa toracica.




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