ANNO 14 n° 115
Schianto mortale contro un muro, condannato il 32enne alla guida
Nell’impatto uno dei passeggeri morì sul colpo, inutile il trasporto in ospedale

SUTRI - (b.b.) Avrebbe tentato di frenare, ma per via dell’asfalto bagnato dalla pioggia battente, non sarebbe riuscito ad evitare l’impatto dell’auto contro un muro di contenimento in strada Fonte Vivola. In quell’incidente avvenuto nella notte tra il 2 e il 3 giugno 2016 perse la vita uno dei suoi amici a bordo dell’Opel Zafira, un 41enne originario della Romania.

Ieri, a distanza di tre anni, la condanna al 32enne, che avrebbe addrizzato una curva impattando contro il muro: 2 anni di arresto e altrettanti di sospensione della patente. Esattamente quanto chiesto dal pubblico ministero Michele Adragna. Lo schianto fatale alle 2 di notte quando i tre amici si sarebbero messi in macchina per andare a Sutri a cercare l’ingresso per un parco tematico in cui portare la famiglia la domenica successiva. Poi la discesa, la curva e l’impatto contro il muro.

Di fronte al collegio presieduto dal giudice Silvia Mattei, l’uomo doveva rispondere di omicidio stradale e lesioni, per aver provocato, da ubriaco, la morte del 41enne e il ferimento di un altro passeggero, di pochi anni più piccolo. Terribile la scena che si sarebbe presentata agli occhi dei primi soccorritori giunti sul posto: ''L’auto era completamente distrutta e l’imputato teneva tra le sue braccia l’amico ormai in fin di vita'', aveva spiegato in aula uno dei carabinieri di Ronciglione intervenuti. La vittima avrebbe sbattuto la testa, mandando in frantumi il parabrezza. Per lui non ci sarebbe stato nulla da fare, è morto durante il trasporto in ospedale.




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