ANNO 14 n° 89
''Saremo in piazza per difendere gli agenti della polizia penitenziaria''
Il Sippe annuncia una manifetsazione a Viterbo il 3 febbraio: ''Stanchi di false accuse su torture e maltrattamenti''

Riceviamo e pubblichiamo.

VITERBO - In questo ultimo periodo gli agenti di Polizia penitenziaria del carcere di Viterbo, si vedono accusati ingiustamente per presunti maltrattamenti nei confronti dei detenuti o peggio ancora denunciati per un omicidio che ha commesso un detenuto nei confronti del suo cellante.

A scendere in campo è il Segretario generale del Sippe (Sindacato polizia penitenziaria) Carmine Olanda, che non accetta il dito puntato contro la polizia penitenziaria da parte del Comitato anti tortura del Consiglio d’Europa.

La polizia penitenziaria – commenta Olanda – opera con alto senso del dovere e di responsabilità garantendo l’ordine, la sicurezze e la disciplina degli istituti penitenziari con il massimo rispetto per le persone detenute. Come sindacato non possiamo accettare che le accuse di torture e maltrattamenti vengono attribuite con leggerezza alla polizia penitenziaria, quando la magistratura sta ancora facendo il suo corso per le indagini.

Siamo stanchi di subire ed essere accusati gratuitamente – conclude Olanda –. Il giorno 3 febbraio 2020 alle ore 11:00 manifestiamo in piazza del Plebiscito a Viterbo per reclamare le difficili e disumane condizioni di lavoro dei poliziotti penitenziari. Ognuno si deve prendere le proprie responsabilità, non può ricadere tutto sulla polizia penitenziaria.

Sippe (Sindacato polizia pentienziaria)




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