ANNO 14 n° 116
Riviera degli Etruschi: l'Universitą Agraria detta le condizioni
Spunta una delibera che autorizza la gestione provvisoria per questa stagione, ma i campeggiatori vogliono vederci chiaro

di Monica Di Lecce

TARQUINIA - La invocano dal giorno della notizia del fallimento della Maretour ma a tutt’oggi i campeggiatori di Riviera degli Etruschi non hanno informazioni precise su una eventuale gestione temporanea dell’area in località Spinicci che consentirebbe di salvare almeno questa stagione turistica. E mentre si preparano, chi a fare la rivendica per tornare in possesso dei propri beni personali lasciati all’interno del campeggio, chi a presentare le ingiunzioni per essere inserito nell’elenco dei creditori della società dichiarata fallita e che gestiva il camping, ecco spuntare una delibera dell’Università Agraria, proprietaria dell’area che dà l’ok ''all’ipotesi di subaffitto da parte della curatela fallimentare dell’intera azienda o di suoi rami specifici limitatamente alla imminente stagione 2019, richiedendo espressamente la riconsegna della struttura pararicettiva di campeggio-villaggio e parcheggio (area pic nic) all’ente stesso da parte del subaffittuario entro e non oltre il 31 ottobre 2019''.

La conduzione provvisoria agevolerebbe, tra l’altro, l’asporto da parte dei legittimi proprietari dei numerosi beni mobili e immobili presenti nel campeggio, facilitando le future operazioni di riconsegna di questi beni.

L’Università Agraria subordina l’autorizzazione alla conduzione provvisoria del camping a quattro condizioni:

l’impegno contrattuale inderogabile del subaffittuario al rilascio della struttura entro e non oltre il 31 ottobre 2019;

la produzione, prima della stipula del contratto da parte del subaffittuario, di una fideiussione bancaria di 250mila euro, recante scadenza il 29 febbraio 2020, a garanzia del pagamento del canone e del rilascio della struttura entro il 31 ottobre 2019, garanzia che potrà essere prestata in alternativa mediante il versamento di una cauzione di pari importo presso la tesoreria dell’Ente o presso la curatela fallimentare;

la disponibilità al pagamento del canone in via anticipata;

l’abbandono di tutte le liti pendenti tra Università Agraria e Maretour.

Tutto risolto dunque? Neanche per idea. I campeggiatori vogliono vederci chiaro. Non comprendono infatti il motivo per cui, se questa delibera è datata 18 aprile, solo il 30 aprile il vice presidente dell’Ente risponde alle loro sollecitazioni dicendo che “ho atteso per rispondere perché volevo confrontarmi con il segretario dell'ente per avere gli ultimi aggiornamenti (anche il vice presidente era presente all'approvazione della delibera ndr.). Il segretario dell’ente ha confermato la sua disponibilità a ricevervi in caso di ulteriori informazioni. L’ente comunque non ha nessun titolo in merito alla vicenda, ma ogni decisione è del curatore dottor Nocera” pur facendo presente che: “come esecutivo dell’Università Agraria abbiamo dato l’assenso, in via prepositiva come giunta, per la conduzione provvisoria dell’esercizio, cosa che potrebbe dare al curatore la possibilità dell’apertura stagionale’’. Resta il fatto che ad oggi di una gestione provvisoria non c’è ancora traccia all’orizzonte. I campeggiatori ieri hanno tentato numerose volte di mettersi in contatto con l’Agraria, ma senza successo. Qualcuno di loro spera in un intervento provvidenziale del camping vicino, quello di Riva dei Tarquini.

 

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