ANNO 14 n° 89
Riscossione tasse, nella Tuscia non si ha traccia di un miliardo di euro
Esposto della Ragioneria di Stato alla Corte dei conti. Luisa Ciambella scrive al ministro dell'Economia

Pubblichiamo il testo di una lettera scritta da Luisa Ciambella al ministro Gualtieri. Sul caso riportato, la Ragioneria di Stato ha presentato un esposto alla Corte dei conti e alla Procura.

VITERBO - Sono venuta a conoscenza di una situazione a dir poco paradossale se fosse vera. Essendo i fatti riferiti da fonte seria e autorevole, da cittadina e da amministratore ho deciso di fare il mio dovere segnalandola a lei sperando che si possa risolvere la questione riferitami. Mi sono fatta qualche domanda. L’Italia, che non ha mai abbastanza risorse per varare finanziarie ''benevole'' per i cittadini, come può non avere il controllo della situazione dei ruoli?

Infatti sembrerebbeche l’Agenzia della Riscossione ex Equitalia, nel 2020, per la nostra provincia, non ha ancora il titolo giuridico per eseguire le procedure esecutive nei confronti dei contribuenti compresi nei carichi residui rimasti da riscuotere delle cartelle esattoriali, affidate per la riscossione alla revocata Seal S.p.a. al 28 febbraio 2003. Residui di gestione Seal ancora da definire, che ammonterebbero a circa 500 milioni di euro di ruoli rimasti da riscuotere, oltre ad altri importi riguardanti sistemazioni contabili proprie che al 28 febbraio 2003 portandoil totale residuo a circa 680 milioni di euro.

Il Commissario governativo Srt S.p.a., subentrato nella gestione, dal marzo 2003 sembrerebbe che non abbia mai reso definitivamente all’Agenzia delle Entrate l’importo dei residui di gestione rimasti da riscuotere alla data del 28 febbraio 2003. Pertanto, l’Agenzia delle Entrate non sembra che abbia mai trasferito definitivamente il carico di ruoli erariali rimasti da riscuotere né al subentrato commissario governativo Srt, né ai vari Agenti contabili succedutesi poi nel tempo per effetto delle riforme. Commissario governativo con cui fra l’altro, ho avuto a che fare da assessore al Bilancio per la truffa di Esattorie S.p.a. società questa, nata alla fine del 2006,a seguito della riforma della riscossione dello stesso soggetto giuridico, che, in precedenza, era stato Commissario governativo con la Srt nella provincia di Viterbo.

Il Commissario governativo avrebbe gestito, pertanto, dal marzo 2003 a fine 2006, non soltanto i ruoli comunali, ma anche quelli erariali dello Stato. Gli effetti del mancato formale trasferimento del carico ruoli della gestione Seal ai subentranti agenti contabili dal marzo 2003 ai giorni nostri, con Equitalia divenuta poi Agenzia della Riscossione, solo che, non avendone il titolo giuridico, sembra che non abbiano potuto effettuare le procedure esecutive nei confronti dei contribuenti morosi. Circostanza che, parrebbe, quasi sicuramente, non ha consentito il recupero delle somme dovute dai contribuenti iscritti nei ruoli erariali.

Inoltre, i subentranti agenti contabili succeduti alla gestione del commissario governativo Srt,sembra che oltre a non rendicontare nei conti giudiziali gli oltre 500 milioni di residui Seal non avuti formalmente in carico, non sembra abbiano rendicontato nemmeno i residui dei ruoli delle cartelle relative agli anni dal marzo 2003 al 2010 per circa unaltro mezzo miliardo di euro. Dalle informazioni assunte sembrerebbe che questa circostanza precluda qualsiasi possibilità di controllo da parte degli Uffici e organi dello Stato (Ragioneria – Corte dei Conti) preposti a vigilare sulla corretta gestione della riscossione mediante ruoli dal 2003 a oggi. Le attività di esazione coattiva svolte dall’Agenzia della Riscossione, pur non avendone titolo formale per la parte residuale Seal, circa 500 milioni, comportano gravi criticità. Cosi potrebbe essere capitato, quasi sicuramente, che i contribuenti iscritti nei ruoli affidati per la riscossione alla revocata Seal e non trasferiti, senza le procedure esecutive, non hanno pagato i tributi dovuti allo Stato e agli enti locali. Invece, magari,alcuni cittadini, ligi al dovere, sembrerebbe che hanno effettuato i pagamenti spontanei, con buone probabilità che le somme non siano affluite correttamente nelle casse degli enti impositori, stante la mancanza del formale trasferimento dei residui. Tale circostanza parrebbe precludere una completa e corretta rendicontazione che annualmente gli agenti della riscossione devono rendere agli organi di controllo. La normativa vigente, infatti, prevedrebbe che le somme riscosse dai contribuenti dei ruoli oggetto di residui di gestione, siano riversate in apposito conto provvisoriamente aperto presso la cassa depositi e prestiti, in attesa della definizione di tali residui; apposito conto, che, ad oggi, pare non risulti aperto sulla cassa depositi e prestiti. Pertanto, sorge il fondato dubbio sulla correttezza della gestione delle somme eventualmente riscosse fino a oggi dai ruoli residui antecedenti al febbraio 2003.

Ancora mi viene riferito che la commistione della gestione contabile dei carichi ruoli emessi successivamente alla revoca Seal con quelli precedenti, e la mancata rendicontazione anche di quelli affidati dal 2003 a circa il 2010, comporterebbe così se tutto fosse accertato, l’impossibilità da parte degli organi di controllo, Ragioneria e Corte dei conti, di espletare le verifiche previste dalla normativa vigente, volte a controllare la corretta esecuzione delle procedure esecutive nei confronti dei contribuenti morosi per il recupero dei crediti e a verificare la corretta tenuta delle scritture riguardo alle somme riscosse dai contribuenti, che siano riversate nelle casse dello Stato nei modi e tempi previsti dalla normativa.

Di questa situazione appare utile darne notizia anche mezzo stampa anche ai fini informativi per i cittadini per informarli che con il decreto fiscale collegato alla legge di bilancio 2019 è stato disposto l’annullamento di tutte le cartelle esattoriali fino all’ammontare di mille euro emesse dal 2000 al 2010, annualità, pertanto, oggetto delle criticità segnalate, poiché, tali ruoli sono,in ogni caso, annullati per legge.

Davanti ad informazioni così circostanziate e sempre utilizzando il condizionale vista la delicatezza della situazione, da pubblico ufficiale ma ancora più da cittadino sento il dovere di segnalare questa presunta anomalia che se verificata rappresenterebbe un danno importante per il nostro erario. Tuttavia qualora quanto riferitomi rispondesse al vero sarebbe comunque un modo per rimuovere celermente una fatto grave che può portare alle casse dello Stato molti fondi ma anche informare i cittadini debitori di piccoli ruoli che quelle somme non debbono più essere versate allo Stato, ovviamente solo se ricadenti tra il 2000 e il 2010 e per importi fino a mille euro.

Luisa Ciambella, capo gruppo Pd Comune di Viterbo




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