VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo.
''La politica locale si prepara al rinnovo del consiglio provinciale nel silenzio più totale. È vero, sono state rese pubbliche le tre liste, una di centro-destra, una di centro-sinistra e una 'civica' ma questo suona ancor di più come una beffa ai danni dei cittadini, ormai dal 2014 relegati a semplici spettatori. La pasticciata riforma Delrio, infatti, riserva il diritto di voto solo ai sindaci e ai consiglieri comunali, aspetto questo che ha aumentato il distacco tra i cittadini e l’istituzione provinciale e ha contribuito alla diffusa convinzione, spesso anche alimentata ad arte, che le province siano prive di poteri e competenze.
La realtà però si presenta molto diversa: ambiente, viabilità e manutenzione delle strade provinciali, edilizia scolastica sono tutt’ora competenze in capo all’amministrazione provinciale. Tagliare fuori i cittadini dall’elezione degli amministratori provinciali significa, di fatto, tagliare fuori la politica stessa, quella vera, fatta di confronto tra proposte e soluzioni diverse, anche alternative, per lasciare spazio ai cosiddetti 'giochi di palazzo' e alla corsa alla poltrona. Questa condizione rende più deboli i cittadini, più vulnerabili i diritti e lascia spazi enormi a interessi che contrastano con il bene comune. Devono essere i cittadini ad eleggere gli organi provinciali che, ad esempio, nella Tuscia devono affrontare l’importantissima questione Talete e, più in generale, della gestione dell’acqua. I cittadini devono sapere per cosa lavoreranno il presidente e il consiglio provinciale. Rimanendo così le cose, i più attenti sapranno al massimo per chi lavoreranno: ognuno per gli interessi della propria 'parrocchia'. Noi pensiamo di non essere migliori di nessuno e non vogliamo privilegi di sorta! Abbiamo deciso, anche questa volta, di protestare contro tutto questo, in pieno accordo col nostro partito, Rifondazione Comunista.
Domenica 15 dicembre svestiremo i panni di amministratori locali e saremo dalla parte dei cittadini usurpati del loro diritto, non parteciperemo al voto ma saremo presenti a partire dalle ore 10 sotto la sede di via Saffi con in mano la nostra tessera elettorale. Invitiamo chi ha a cuore la democrazia ad unirsi a noi con la propria tessera elettorale. Insieme possiamo fare in modo che questa nostra protesta non sia solo simbolica''.
Gli amministratori di Rifondazione Comunista, Federazione provinciale Rifondazione Comunista