ANNO 14 n° 111
Rifiuti, Arena: ''Lunedì sopralluogo a Casale Bussi''
Il sindaco: ''Tecnicamente non possiamo opporci, ma verificherò le condizioni di sicurezza''

VITERBO - (S.C.) Di pari passo con il clima bollente di questo giugno, anche i toni sulla questione rifiuti della Capitale verso Viterbo e le altre città del Lazio si stanno decisamente scaldando. Dopo la firma dell'ordinanza da parte del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, le risposte dei sindaci della Città Eterna e di quella dei papi non hanno tardato ad arrivare.

Qualche giorno fa infatti, la prima cittadina pentastellata ha sferrato l'ennesimo attacco al segretario del Pd tramite social, accusandolo di impiegare troppo tempo per emanare una ordinanza ''mentre per Viterbo nel 2017 gli sono bastate poche ore. Dice che non ha mai fatto nulla di simile in sei anni, lo ha fatto due anni fa a Viterbo e non lo ricorda - ha proseguito ancora la grillina -. Piuttosto in sei anni non è riuscito a scrivere un Piano Regionale dei Rifiuti, quindi non ha alcun titolo per provare a dare lezioni''. 

Ma anche con il provvedimento firmato, la Raggi ha continuato puntare il dito contro il Pd e contro le accuse mosse da Zingaretti. ''Speriamo che questa sia la volta buona dopo tante parole. I camion di Ama sono già in viaggio per gli impianti regionali di smaltimento dei rifiuti di Rocca Secca, Viterbo, Frosinone, Pomezia, Colleferro, Civitavecchia: spero che possano scaricare la spazzatura e non siano costretti a tornare indietro pieni perché hanno trovato ancora una volta i cancelli chiusi - tuona ancora la Raggi su Facebook -. Per il resto quelle di Zingaretti restano le solite promesse: in sette anni non è riuscito a scrivere il Piano Regionale dei Rifiuti e ora pretende di pulire Roma in sette giorni. Per un mese ha voltato la faccia dall’altra parte fino a quando lo abbiamo costretto a fare questa ordinanza per sbloccare i siti dove portare i rifiuti. Zingaretti sfiora il ridicolo quando dice di ripulire la città in una settimana. La smetta di illudere i cittadini con false promesse''.

Ma il Governatore della Regione Lazio è stato chiaro nel suo ultimatum: per portare a termine l'obiettivo di ripulire la Capitale in una settimana, è stato ordinato a tutti gli impianti del Lazio (Ama, Giovi per i TMB 1 e 2 di Malagrotta, Ecologia Viterbo, Rida Ambiente, SAF, Porcarelli, Ecosystem, CSA e Acea Ambiente, Lazio Ambiente e MAD) di ''garantire raccolta, trasporto e lavorazioni nei propri impianti anche nei giorni festivi'' e di ''procedere allo svuotamento delle fosse di ricezione dei rifiuti indifferenziati quando ciò sia possibile, anche in deroga a specifiche prescrizioni indicate nelle autorizzazioni integrate ambientali''.

I dettami imposti dal Lazio non lasciano molte carte da giocare ad Arena per bloccare l'arrivo di questi ulteriori rifiuti a Casale Bussi. ''Con l'ordinanza firmata da Zingaretti tutti gli impianti del Lazio devono attivarsi e non è tecnicamente possibile opporsi - commenta amaramente il sindaco viterbese -. La Regione ha chiesto a tutti di lavorare al massimo anche nei giorni festivi, il che significa imporre ad un'auto di spingere sull'acceleratore nonostante stia già viaggiando ai limiti della velocità consentita. Ad ogni modo lunedì mi recherò direttamente all'impianto per verificare cosa comporta in termini di lavoro questa situazione e capire se tutto questo possa compromettere in qualche modo la sicurezza''. 

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