ANNO 14 n° 116
Richiedenti asilo sfruttati come tagliaboschi, arrestato imprenditore
San Lorenzo Nuovo: gli operai costretti a lavorare giornate intere per 150 o 200 euro al mese

SAN LORENZO NUOVO – In manetta un imprenditore che sfruttava extracomunitari come tagliaboschi.

I carabinieri della Stazione di San Lorenzo Nuovo hanno eseguito una misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del legale rappresentante di una società attiva nel viterbese, per il taglio e la piallatura del legno; l’ordine di arresto è stato emesso dal Tribunale di Viterbo, su richiesta della Procura della Repubblica, dal procuratore Auriemma e il sostituto procuratore Siddi, perché l’imprenditore sottoponeva i lavoratori a inaudite condizioni di sfruttamento. In particolare i carabinieri della Compagnia di Montefiascone hanno accertato, approfittando del loro stato estremo di bisogno, impiegava cittadini extracomunitari richiedenti asilo politico nel taglio della legna dei boschi.

Le vittime venivano sottoposti ad orari di lavoro esorbitanti rispetto ai limiti previsti dai contratti collettivi nazionali, arrivando a tenerli nei boschi per giornate intere, e retribuendoli in modo palesemente difforme da tali contratti, pagandoli in modo risibile (150/200euro al mese) ed esponendoli a situazioni di grave pericolo per la loro incolumità personale poiché totalmente sprovvisti di dispositivi di protezione individuale.

Gli operai sfruttati durante le investigazioni hanno palesato le loro difficoltà di vera e propria sopravvivenza e di sostentamento famigliare.

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