ANNO 14 n° 88
Riaperte le porte ai tifosi gialloblu
La squalifica del Rocchi tramutata in multa: l'8 maggio stadio ok con l'Arzachena

di Stefano Renzo 

VITERBO – Ricorso discusso ed accolto. Viterbese – Arzachena di domenica 8 maggio si giocherà al Rocchi con i cancelli regolarmente aperti e con il pubblico sugli spalti. In compenso, però, l’ammenda dai 2 mila euro comminati dal Giudice sportivo è salita a tremila euro. Questa la decisione assunta dalla Corte Sportiva d’Appello Nazionale, 3^ sezione, cui la Viterbese si era rivolta martedì contestando le decisioni del giudice sportivo che aveva multato la società gialloblu e l’aveva punita anche con una partita da giocare a porte chiuse. Le argomentazioni proposte nel ricorso redatto dall’avvocato senese Fabio Giotti, incaricato dalla Viterbese, si sono quindi rivelate quanto mai fondate per dimostrare la sproporzione della punizione rispetto ai fatti effettivamente avvenuti al termine della gara di domenica con il Cynthia.

Non si conoscono ancora tutte le motivazioni che sono alla base della odierna decisione della Corte Sportiva d’Appello, ma quanto appare sul comunicato stampa emesso dalla Figc in cui si sostiene che il ricorso della Viterbese è “parzialmente accolto e, per effetto, determina la sanzione complessiva di 3 mila euro di ammenda con diffida ed annulla ogni altra sanzione” lascia chiaramente intendere che la sanzione della gara da disputare a porte chiuse era fuori misura per una società che solo adesso è stata diffidata.

La squadra, che si stava allenando al Rocchi, ha accolto con entusiasmo la notizia. E chissà che non serva da stimolo per chiudere il discorso matematico con la promozione già domenica a Roma con l'Astrea.

La stessa terza sezione della Corte, nella seduta di oggi ha parzialmente accolto anche il ricorso del Venezia, mentre ha respinto quello del Gubbio, altre due società neo promosse in serie C che erano state pesantemente punite dopo le rispettive gare disputate domenica. 



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